Napoli, un’idea folle? Neanche troppo. Investire tutto sull’allenatore e poco sul mercato. Se Sarri vuole andare al Chelsea, può anche farlo. Purché al suo posto arrivi Antonio Conte. Dall’azzurro della Nazionale, al blues dei londinesi a quello del Napoli. Un percorso monocromatico dagli sviluppi interessanti.
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Napoli: idea Conte!
De Laurentiis non aspetta Sarri: e ha un'idea. Conte. Un tecnico capace di vincere sempre al primo anno e ideale per infiammare la piazza delusa
PERCHÈ SÌ – Conte è l’allenatore ideale per vincere subito, al primo anno. Alla Juventus e al Chelsea, non ha sbagliato un colpo. Sebbene non avesse la squadra più forte. Merito della sua “ferocia” nel cercare la vittoria. Quella che è mancata, al netto degli errori di Orsato, a questo Napoli. Sarri e la squadra vanno solo ringraziati, ma in questo campionato il Napoli ha sciupato tutti i match point: in casa con la Juventus, l’Inter e la Roma. Fuori con le milanesi e a Firenze. Per quanto con Sarri si sia ammirata la “grande bellezza”, la sensazione è che Conte non avrebbe mancato il sorpasso ad Allegri, come già accaduto ai tempi della Juventus.
3-5-2 - Anche tecnicamente, il Napoli ha gli uomini per il 3-5-2 dell’allenatore leccese. Serve solo un centrale affidabile, ammesso che restino tutti. Il centrocampo, in particolare, è perfetto: aggressivo e qualitativo. Il modulo di Conte permette anche il sacrificio di alcuni giocatori che andrebbero a finanziare il mercato: Callejon e Mertens, tanto per non fare nomi, potrebbero lasciare. Così come Jorginho. Conte può fare (al limite) a meno del regista e degli esterni offensivi, purché abbia centrocampisti di corsa e qualità e calciatori in grado di coprire tutta la fascia.
SFIDA – Ultimo fattore. La voglia di rivincita. Conte è il profilo perfetto per rilanciare la sfida alla Juventus. Il tecnico non si è lasciato benissimo con la società piemontese e l’idea di allenare una squadra che possa scucire lo scudetto ai bianconeri e chiudere il ciclo che proprio lui ha aperto è un’idea stuzzicante. Conte fra l’altro è anche un uomo del sud quindi non avrebbe grossi problemi di ambientamento in una piazza calda come quella partenopea. Resta da capire come ci si possa accordare economicamente. Beh, in questo senso De Laurentiis, che deve anche fare “pace” con la piazza partenopea che lo accusa di non investire per vincere, avrebbe in mente una soluzione semplicistica ma efficace: piuttosto che acquistare top player, utilizzare il budget per pagare un top manager. Il dado è tratto?
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