Conte al PSG. Più di una ipotesi. Nelle ultime ore Pochettino ha dato ragione a Navas che non ha digerito il ballottaggio con Donnarumma e vuole lasciare il PSG se la situazione non dovesse cambiare. La scelta di non scegliere, però, è stata proprio del tecnico argentino. E questo secondo le Parisien, sarebbe solo uno dei tanti segnali di uno spogliatoio sfuggitogli di mano. E per questo nella capitale francese si cerca un uomo forte, capace di gestire, se serve, con il pugno di ferro. E che abbia un profilo internazionale e alle spalle campionati già vinti nei top campionati.

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Conte – PSG contatto: Leonardo però è di troppo
L'ex tecnico dell'Inter è stato chiarissimo. Non vuole ingerenze.
CONTE - Profilo che porta, appunto, diritti nel North London, direzione Tottenham. Il tecnico, attualmente legato al Tottenham con un contratto sino al giugno del 2023, è uno dei papabili per guidare il PSG nella prossima stagione. L'idea stuzzica e non poco la dirigenza francese che, complice gli ottimi rapporti con il presidente Levy, non dovrebbe avere troppi problemi a trovare una soluzione. Fra l'altro, la soluzione è in... casa. Ten Hag si è accasato allo United e all'attuale allenatore del PSG non spiacerebbe affatto l'idea di tornare a Londra.

LEONARDO - A complicare la trattativa, secondo quanto riportato oltre i Pirenei, potrebbe essere la presenza di Leonardo. In questo senso l'ex tecnico dell'Inter è stato chiarissimo. Non vuole ingerenze. Al brasiliano saranno fischiate le orecchie: ha discusso spesso con gli allenatori che si sono alternati sulla panchina del Parco dei Principi. Anche la figura del brasiliano, però, è fortemente in discussione. Le sue ultime scelte, alla luce dei risultati, sono state smentite da quanto ottenuto da chi è stato allontanato. Emery, alla guida del Villarreal ha vinto l'Europa League e ha percorso più strada del PSG in Champions. Ancora più clamoroso il cammino di Tuchel, esonerato a gennaio a Parigi e Campione d'Europa e poi del Mondo qualche mese dopo alla guida del Chelsea. Quanto basta per spingere a una riflessione sull'operato del dirigente sudamericano, in forte discussione.
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