Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Conte: “Per vincere in Champions serve una squadra che possa riuscirci. Ancelotti l’ha fatto con Real e Milan”

Conte: “Per vincere in Champions serve una squadra che possa riuscirci. Ancelotti l’ha fatto con Real e Milan” - immagine 1
Il tecnico degli Spurs ad ampio raggio fra Champions, ambizioni e possibilità.

Redazione Il Posticipo

Antonio Conte, la Champions, il VAR e un calendario asfissiante. Il tecnico del Tottenham, in conferenza stampa, affronta tutti gli argomenti possibili e chiarisce anche perché non ritiene possibile, nonostante la sua ambizione, alzare la Champions. Le sue parole sono riprese da Football London. 

EUROPA

Spurs in un girone non impossibile. E qualcuno ha sottolineato la non eccelsa esperienza, a livello di risultati, di Conte in coppa. E gli è stato ricordato il famoso paragone del ristorante da 100 euro. "Non è facile vincere la Champions League, è importante avere una squadra in grado di riuscirci. Ancelotti ha vinto, ma al Real e al Milan, quando il Milan era una squadra top. Per noi essere in Champions è un premio figlio del lavoro nonché una grande possibilità per dimostrare di essere sulla strada giusta. Chi sa di calcio capisce che per arrivare al vertice serve un percorso dentro e fuori dal campo. E pensare di essere allo stesso livello, in questo momento, di chi può vincerla è impensabile. Tuttavia giocare contro dei club così importanti deve essere una grande spinta per cercare di migliorare e ridurre il gap". In Champions però spesso ha vinto la storia. "Chi ha la storia ha i top player, ma servono anche i soldi. Anche il Chelsea ha vinto due Champions. Quando arriva un proprietario che investe molti soldi, probabilmente si riesce anche a vincere".

TOUR DE FORCE

Questo è l'inizio di un tour de force. 17 partite in dieci settimane. "Un calendario folle. Abbiamo giocato tre partite in sei giorni contro Nottingham Forest, West Ham e Fulham e ci aspettano Marsiglia, City in trasferta, Sporting Lisbona in trasferta in sei giorni. Sarà molto complesso. Anche perché un giorno in più o in meno di riposo può davvero cambiarti la vita in termini di punti. Ecco perché parlo spesso con il club. Quando vuoi iniziare a pensare da vincente occorre curare ogni dettaglio. Questo calendario ci insegna ciò che significa essere al top. E penso che possiamo fare molto meglio per il futuro". La speranza è che non ci sia una chiamata del VAR. "La speranza è che si trovi la strada giusta e possibilmente coerente. Il VAR nasce per essere qualcosa per aiutare gli arbitri, non per aiutare gli arbitri a commettere errori. Altrimenti non ha senso".