Per resistere alle tentazioni ci vuole un obiettivo da raggiungere e tanta buona volontà. Solo così si può evitare di fare qualsiasi passo falso che può compromettere le proprie aspirazioni. Quella di Francisco Alarcon, per tutti Isco, era evidentemente di rimanere a Madrid e dimostrare che lui, nel Real di Hazard e di Bale, ci può stare eccome. Certo, la sfortuna ci ha messo lo zampino, visto che anche il trequartista fa parte della folta schiera degli infortunati di Zidane in questo primo scorcio di stagione. Ma non si può certo dire che durante l'estate Isco non abbia fatto di tutto per schivare i pericoli e resistere alle sirene.

calcio
Come resistere alle tentazioni: per non ricevere offerte, Isco…ha spento il telefono per tre mesi!
Per resistere alle tentazioni ci vuole un obiettivo da raggiungere e tanta buona volontà. E per evitare di ricevere offerte per lasciare Madrid, Isco ha optato per una soluzione alquanto drastica, ma sicuramente efficace!
TENTAZIONI - No, non quelle del cibo, anche se non si sono ancora spente le polemiche che lo vedono come uno dei "gordos" dei Blancos. Ma per fortuna è arrivato anche Hazard, uno che non è mai esattamente stato filiforme, e quindi almeno i due possono dividersi le prese in giro. Le tentazioni da evitare, come racconta Marca, sono di tutt'altro tipo. E si chiamano Juventus, Manchester City e United, persino Barcellona. Tutte le squadre che, approfittando del momento non splendido di Isco al Bernabeu, speravano di convincerlo a lasciare Madrid per una nuova avventura, lontano dal severissimo pubblico della Real Casa. Missione fallita, perchè...nessuno è riuscito a mettersi in contatto con lo spagnolo.
NON RAGGIUNGIBILE - Che, per non avere problemi, ha optato per una soluzione alquanto drastica, ma sicuramente efficace: spegnere il telefono fino al 2 settembre, giorno in cui finirà il mercato. Se le altre squadre non possono parlargli, non possono neanche dipingergli scenari da protagonista in qualche altro stadio. Una scommessa su se stesso, ma al classe 1992 va bene così. Anche perchè sarebbe stato complicato convincere la sua compagna Sara Salamo a spostarsi da Madrid neanche un mese dopo la nascita del piccolo Theo, il primo figlio della coppia, che si aggiunge a Francisco, il primogenito del calciatore. Ora però il 2 settembre si avvicina e prima o poi Isco dovrà riaccendere il telefono. E il quesito si pone: chissà quanti messaggi a cui rispondere si troverà in segreteria!
© RIPRODUZIONE RISERVATA