Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus nonché azionista del club, ha parlato della sfida con l'Inter, di Allegri e del Var. E ha poi analizzato le prospettive bianconere senza risparmiare qualche bacchettata. Le sue parole sono riprese da TMW Radio.


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Cobolli Gigli: “Non si soffre l’addio di CR7, pagate le scelte di Nedved e Paratici, Juve da prime quattro”
L'ex presidente della Juventus nonché azionista del club, ha parlato delle prospettive bianconere.
ALLEGRI - L'ex presidente è soddisfatto di Allegri. "Vedo segnali di ripresa sia in campionato sia in Champions. Conoscevamo già lo stile di gioco e le idee del miste. Essenziali, attenti, anche a costo di non vedere un grande spettacolo. Sono contento del suo ritorno, così come non mi convincevano gli arrivi di Sarri e Pirlo. Agnelli ha seguito la strada suggerita da Paratici e Nedved e ne ha pagato le conseguenze. Sono stati fatti passi indietro. Per quanto riguarda Ronaldo, ha detto bene Chiellini. Per me è sempre stato un errore acquistarlo, non certo per il valore del giocatore ma per i costi. Due milioni di euro a gol. Non mi sembra che si stia soffrendo più di tanto la sua assenza, vista l'incidenza sul gioco. Anzi, la difesa è migliorata".
VAR - Si è parlato moltissimo dell'episodio legato al contatto Dumfries - Alex Sandro. "Occorre chiarezza. Il Var è una macchina. Dietro, c'è un uomo. Quindi si possono commettere errori. Ricordo altri casi in cui non vi sono state segnalazioni, ma un occhio elettronico resta un ausilio importante. A volte gli allenatori esagerano, sono professionisti e devono saper trattenere emozioni ed espressioni. E servirebbero linee guida più chiare. Credo manchi il coraggio di dire la verità. Anche chi sta dietro la macchina del VAR può perdersi qualcosa. Altre volte non accade. L'importante è non fare casino, altrimenti non se ne esce più".
PROSPETTIVE - La Juventus è tornata in corsa per l'Europa che conta ma la vetta è ancora lontana. "Mi auguro, in primis, che si trovi l'armonia necessaria, presupposto indispensabile per arrivare a risultati importanti. Non so se ci siano i margini per vincere lo scudetto. Dieci punti sono tanti, la concorrenza è agguerrita e Napoli e Milan potrebbero preso liberarsi dagli impegni europei, anche se non glielo auguro. Sono però abbastanza sicuro che Allegri possa chiudere fra le prime quattro".
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