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Clamoroso allo Sporting Lisbona: torna Bas Dost, il bomber ferito

Il centravanti olandese dello Sporting, ferito alla testa durante l'aggressione subita dai calciatori nello scorso maggio, ha deciso di firmare di nuovo con i biancoverdi dopo la rescissione unilaterale del suo contratto. Un ritorno davvero...

Redazione Il Posticipo

Il ritorno del figliol prodigo. Un...film calcistico che a Lisbona stanno vedendo abbastanza spesso in questo periodo. La grave crisi societaria, acuita dalla grave aggressione subita dai calciatori e dallo staff tecnico alla fine della scorsa stagione, ha creato sconvolgimenti inimmaginabili all'Alvalade. A partire dalla cacciata del vecchio presidente de Carvalho, che ha avuto come conseguenza anche l'allontanamento di Sinisa Mihajlovic, che aveva appena firmato per i biancoverdi. Ma la dimostrazione più evidente delle problematiche del club è stata la fuga dei talenti, con molti calciatori che dopo l'attacco da parte dei tifosi hanno chiesto la rescissione unilaterale del proprio contratto e si sono accasati altrove, come ad esempio Rui Patricio e William Carvalho.

BOMBER - Eppure qualcuno è già tornato sui suoi passi, come Bruno Fernandes. Ma soprattutto come il bomber Bas Dost. Da quanto riporta FrancePress, il ventinovenne olandese (70 reti in 88 partite con la maglia dello Sporting) ha deciso di firmare un nuovo contratto con il club, con tanto di clausola rescissoria da sessanta milioni. Sportivamente, un colpo davvero pazzesco, perchè nelle ultime due stagioni le sorti dei biancoverdi sono dipese spesso (per non dire "quasi sempre") dalla vena realizzativa del centravanti classe 1989. Una perdita che il reparto offensivo dello Sporting avrebbe difficilmente colmato. E invece il bomber ha deciso di dare una seconda possibilità al club. E, soprattutto, ai suoi tifosi.

FERITO - Già, perchè il ritorno di Dost è doppiamente clamoroso. Nell'ormai tristemente celebre aggressione subita dai calciatori, l'olandese è infatti quello a cui è andata peggio, dato che ha dovuto ricorrere alle cure mediche e a parecchi punti di sutura per i colpi in testa ricevuti. Logico dunque che l'oranje fosse stato uno dei primi a chiedere la rescissione del proprio contratto. E di certo le proposte non gli saranno mancate, visto lo stato di forma delle ultime due stagioni, durante le quali ha colpito spesso e volentieri anche nelle coppe europee. Eppure alla fine, come nel caso di Bruno Fernandes, è stata più forte la voglia di non arrendersi di fronte a un atto violento. E quindi, nuovo contratto, nuova clausola e tutti felici e contenti. Con la speranza che un gesto del genere dia anche una lezione di civiltà e di vero attaccamento alla maglia agli pseudo-tifosi che hanno compiuto l'aggressione.