Cissè interviene sul caso Griezmann: “Lui gestisce bene la situazione, io non so proprio come farei…”

Altro giro, altro subentro. L'Atletico Madrid batte anche abbastanza comodamente il Celta Vigo per 4-1, ma l'interesse principale per la partita per gli osservatori neutrali si scatena verso il minuto 60. E come ormai da copione, quando scatta il 63' Diego Pablo Simeone manda in campo Antoine Griezmann. Nulla di nuovo, perchè la situazione ormai è nota. I Colchoneros non schierano il francese dal primo minuto per evitare di doverlo riscattare dal Barcellona per 40 milioni di euro. I blaugrana non la vedono così, spiegando che le condizioni per l'obbligo si sono già verificate, ma in ogni caso i biancorossi continuano con la loro "tattica" di centellinare i minuti giocati dal campione del mondo in ogni partita giocata.

Le dichiarazioni di Cissè

Il calciatore ha spiegato di non aver alcun potere sulla situazione, ma anche che lui all'Atletico Madrid sta benissimo e che quando il Cholo lo schiera lui dà sempre il meglio. Ma ovviamente si tratta di un qualcosa che lascia perplessi tutti, soprattutto gli addetti ai lavori. E dell'affaire Griezmann parla un grande ex del calcio francese come Djibril Cissé. In alcune dichiarazioni rilasciate a L'Equipe, il centravanti spiega che è una questione così complicata che al posto del Piccolo Diavolo non saprebbe proprio come comportarsi. "Lui fa il suo lavoro con il tempo che ha a disposizione. Ed è frustrante perchè è in ottima forma. Si tratta di una situazione complicata, ma lui la sta gestendo bene. Sono sincero, io non saprei proprio come reagirei".

La necessità di cedere Griezmann

Quasi certamente non bene, considerando che Cissè in carriera ha dimostrato sempre di essere un po' una testa calda. Nel frattempo, continua il muro contro muro tra l'Atletico Madrid e il Barcellona sul riscatto del francese. Per i blaugrana i 40 milioni che sono stati già richiesti ai Colchoneros sarebbero ossigeno, mentre ritrovarsi Griezmann (e il suo stipendio importantissimo) sul groppone a giugno 2023 non è un qualcosa che farebbe piacere alla società. Forse a Xavi sì, ma vista la situazione economica del club catalano quasi impone di liberarsene. Il calciatore, dal canto suo, gioca quella mezz'ora che Simeone gli concede e spesso, come accaduto col Porto, fa anche la differenza. Lui, più di questo, difficilmente potrà fare...