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IL CINEMA…NEL PALLONE – Var e “i soliti sospetti” e Schick “Balla coi Lupi”

Di Vincenzo Marangio. Il Multisala del Posticipo propone i film del campionato. Il cinema nel pallone: Schick, dopo tante vicissitudini, "balla coi Lupi". Il Var alimenta "i soliti sospetti"

Vincenzo Marangio

Signore e signori, annuncio importante: per quelli di voi che sono tornati dalle vacanze o che in vacanza non ci sono proprio andati, riapre la Multisala Il Posticipo anche oggi con film davvero speciali, per appassionati e non. Si, l'aria condizionata non manca, vi coccoleremo come nostro solito, e vi assicuriamo che nella programmazione del giorno non mancheranno colpi di scena e suspance:

SALA 1 – I SOLITI SOSPETTI

I protagonisti di questo film d'alta tensione che vi terrà inchiodati sulle poltrone sono giocatori, arbitri, tecnici, tifosi e una misteriosa tecnologia avanguardistica denominata Var creata come supporto che gli arbitri possono scegliere di servirsi per rivedere qualche decisione di cui non si sentono sicuri. L'obiettivo di questa infallibile tecnologia è di mettere a tacere dubbi, alibi e sospetti che da sempre aleggiano attorno al mondo del calcio. Ma la trama s'infittisce subito, questa tecnologia non accontenta tutti e le polemiche, come per magia, si moltiplicano invece di placarsi. Chi aveva accolto questa innovazione come positiva cambia repentinamente parere per come la stessa tecnologia viene utilizzata. Qualcun altro si lamenta perché viene usata troppo poco, ma il mistero del mancato funzionamento di questa innovazione avanguardistica è presto spiegato: dietro le macchine ci sono comunque gli uomini. Eccolo il problema, è comunque l'interpretazione umana che farà la differenza e allora non mancheranno, anzi si moltiplicheranno, i soliti sospetti....

SALA 2 - BALLA COI LUPI schick

C'era una volta Patrik Schick, giocatore della Sampdoria che, dopo una stagione di incredibili e inaspettate magie in campo, catturò da subito l'attenzione della Vecchia Signora del campionato italiano. La Signora se ne invaghì talmente tanto che andò prima ancora che aprisse il mercato dal padrone scopritore di questo talento, un certo Sor Ferrero, dal quale si presentò con una proposta subito molto ricca: 30 milioni per il giovane, affascinante e talentuoso ceco. A Sor Ferrero non sembrò vero visto che Patrik Schick pochi mesi addietro gli era costato appena 4 milioni. E allora si, questo matrimonio s'ha da fare. I promessi sposi si ritrovano puntuali a luglio, con la riapertura del mercato. Non vedono l'ora di convolare a nozze, ma qualcosa va storto. Durante le visite mediche, la Signora sembra non provare più lo stesso sentimento per quel giovane ceco, il colpo di fulmine è già svanito O forse no. Il dubbio allontana i promessi sposi, e allora il triste Schick si prende una pausa di riflessione, Sor Ferrero va su tutte le furie e cerca di combinare subito un altro matrimonio: “questo mio figlio è sano, non date retta alla Vecchia Signora..”.

Si fanno avanti il Napoli dell'affascinante Sarri, l'Inter dal nuovo ambizioso progetto e persino la Roma che si mostra timida, quasi non si sentisse bella abbastanza per colpire il cuore ferito del ragazzo ceco. Ma Schick è ancora innamorato della Vecchia Signora che di tanto in tanto sembra volerlo di nuovo ma resta sulle sue, ambiziosa e viziata, confusa e volubile. Il Napoli, subito respinto, fa un passo indietro, l'Inter vuole il ragazzo con tutte le sue forze ma il finale di una storia imprevedibile e strana come questa non poteva che essere a sorpresa: Patrik Schick sceglie la Roma. Il ragazzo ceco sceglie di ballare coi lupi, anzi, con la Lupa per sfidare la Vecchia Signora.