Non sarà un record, che spetta a Leroy Rosenior, esonerato 10 minuti dopo aver firmato con il Torquay nel 2007. Eppure la carriera da allenatore di Marco Antonio Rodríguez, meglio conosciuto come Chiquimarco, non è proprio partita nella maniera giusta. Anzi, verrebbe da dire che non sia partita affatto, visto che l’ex arbitro (protagonista del Mineirazo e della partita del morso di Suarez a Chiellini) ha ricevuto il benservito dal Salamanca appena tre giorni dopo aver messo nero su bianco l’accordo con il club di Segunda Division B e essere stato presentato. Ma l’ex fischietto messicano non ci sta e tuona su Twitter: “Mi volevano usare come prestanome”.
SALAMANCA – Chi, e perchè? AS spiega la situazione del club spagnolo, che è fallito nel 2013 e che ora punta a tornare con una società nuova nel calcio che conta. Per farlo, la società aveva puntato a un allenatore affermato come José Luis Trejo, anche lui messicano. Trejo, però, non ha il patentino per allenare in Europa. E quindi, secondo quando sostiene Chiquimarco su Twitter, il suo ingaggio è stato dovuto alla necessità di avere qualcuno in panchina che avesse i presupposti burocratici. Salvo poi doversi attenere alle indicazioni del connazionale, fungendo praticamente da prestanome. Una possibilità ovviamente smentita dal club, ma che l’ex arbitro porta avanti.
LA REPLICA – Facendo anche intuire di essere stato lui stesso a chiedere il rilascio al club, visto che la situazione non era quella che si aspettava. “Esonerato? Il titolo di allenatore di Grado Superiore o UEFA PRO deve essere esercitato con professionalità e con etica. Un vero allenatore non vende al miglio offerente gli anni spesi a prepararsi. E non accetterà mai di essere un prestanome e di essere utilizzato da altri che non hanno la qualifica europea per allenare”. Il Salamanca ha risposto con un comunicato, augurando a Chiquimarco il meglio per la sua carriera da allenatore. Che ufficialmente è iniziata, ma senza neanche la gioia di sedere in panchina per una partita.
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