Questa storia inizia nel settembre 2012, quando a fine mercato arriva l’annuncio che tutti ormai si aspettavano. Gregory van der Wiel è un giocatore del Paris Saint-Germain. Il terzino, all’epoca ventiquattrenne, arriva dall’Ajax per una manciata di milioni, sei per l’esattezza. Colpa, o merito, di un contratto in scadenza nel 2013. Gli sceicchi, ancora all’inizio del loro piano di dominio del campionato francese, offrono un contratto che nessun club è pronto a pareggiare. E così uno degli esterni più ricercati d’Europa si accasa al Parco dei Principi. Arriva il plauso degli operatori di mercato, addirittura il sito della UEFA titola “Colpo PSG, preso van der Wiel”. Sembra l’abbrivio di una favola. Ma così non è.
van der Wiel, un talento sprecato
Cinque anni dopo, Gregory van der Wiel è sparito dai radar del calcio che conta. Intendiamoci, non che Cagliari ed il Cagliari non siano degni di considerazione, tutt’altro. Il problema è che l’olandese in Sardegna non gioca. Anzi, volendo essere precisi, non gioca neanche in Sardegna. Perchè non è che da quel lontano 2012 il terzino abbia visto il campo con tutta questa continuità. Le prime stagioni a Parigi sono state rese complicate dalla concorrenza, prima quella di Jallet e poi quella di Aurier. E pian piano l’olandese è andato scomparendo dalle gerarchie di Blanc, fino a che lo stesso Aurier si mette nei guai da solo, con il celebre video in cui insulta Blanc (errore) e Ibrahimovic (errore ancora maggiore). Ma a quel punto il rapporto con il club è segnato e van der Wiel lascia la Francia da svincolato.
A Cagliari per ricominciare…
E si accasa al Fenerbahce, ma in Turchia l’olandese dura veramente poco. Diciassette partite in totale, intervallate da infortuni, ricadute e qualche periodo da fuori rosa. E a quel punto il club di Istanbul decide, non avendo pagato il cartellino, di realizzare una pur minima plusvalenza. Su van der Wiel scommette quindi il Cagliari, che lo rileva in prestito per un milione di euro, con possibilità di riscatto aggiungendo un altro milione. Ecco, probabile che la seconda parte i turchi non la vedranno mai, perchè se il buongiorno si vede dal mattino, quello del riscatto del terzino ex Ajax è più o meno l’ultimo dei problemi della squadra sarda. Solo 135 minuti in campo finora, 90 dei quali nella sciagurata sconfitta di Coppa Italia contro il Pordenone. Troppo poco, per un calciatore del suo valore.
…ma il carattere continua a frenarlo
Ma cosa ha impedito a una delle promesse del calcio olandese, che vanta comunque 46 presenze in nazionale, di esprimersi a pieno? Come mai si è chiuso in una spirale discendente, che non sembra potersi arrestare neanche alla Sardegna Arena? Con tutta probabilità, un carattere non semplice, che gli ha creato problemi dentro e fuori dal campo. Litigi, polemiche (al punto che ha dovuto abbandonare Twitter perchè passava troppo tempo a litigare con i suoi follower o, ad esempio, proprio con Blanc) e una certa tendenza a esagerare nella vita privata, tra mille tatuaggi, qualche serata non proprio irreprensibile e velleità da rapper. Il ragazzaccio di Amsterdam è arrivato a Cagliari per smussare questi lati del suo essere calciatore, ritrovare spazio e per puntare ai Mondiali in Russia. Ma se a rendere impossibile l’ultimo obiettivo ci ha pensato l’Olanda, per ciò che riguarda gli altri due pare proprio che van der Wiel continui a sabotarsi da solo.
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