I tifosi della Lazio di certo se lo ricordano, gli altri forse un po' meno. Normale, se si considera che Ravel Morrison, venticinque anni, ancora sotto contratto con i biancocelesti fino al 2019, ha giocato con la squadra di Lotito solamente otto partite per il poco impressionante totale di 159 minuti. Eppure l'inglese, nato a Manchester e cresciuto nel vivaio dello United, sembrava poter essere l'ennesima scommessa vinta da Tare. Talento indiscusso del calcio inglese, veloce trafila nelle giovanili dei Tre Leoni, poi l'ascesa è interrotta da un carattere un po' sui generis. E ora, dopo cinque anni dall'ultima presenza in Under-21, Morrison finalmente trova la maglia della nazionale. Della Giamaica però.
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Ravel Morrison, dall’Inghilterra alla Giamaica
Ravel Morrison è un talento indiscusso del calcio inglese ma ha un carattere un po' particolare. Eppure il calciatore, ancora di proprietà della Lazio, trova finalmente la maglia della Nazionale. Sì, quella della Giamaica.
Il calciatore della Lazio è in prestito in Messico
Nulla di strano, perchè il ragazzo è uno dei tanti inglesi con origini giamaicane che stanno facendo la fortuna delle squadre inglesi e anche della selezione di Sua Maestà. Walker, Rose, Smalling, Sterling, Sturridge, se la Giamaica potesse schierare tutte le stelle con il doppio passaporto sarebbe una seria contendente al Mondiale. Invece si deve accontentare di chi la nazionale inglese non riesce a raggiungerla. Come, appunto, Ravel Morrison, che nel suo terzo anno di contratto con la Lazio è di nuovo partito in prestito e che ora sta cercando di farsi notare in Messico con la maglia dell'Atlas. Lo score stagionale parla di 19 partite e 2 reti, ma di maglie da titolare ne continuano ad arrivare poche.
La Giamaica chiama, Morrison risponde?
Una stagione del genere è però comunque abbastanza per Theodore Whitmore, il selezionatore della Giamaica, per decidere che è arrivato il grande momento. Del resto sembra complicato anche per Morrison stesso poter sperare a breve in una chiamata di Southgate e forse il venticinquenne è arrivato ad un punto della sua carriera in cui dovrà accettare di buon grado che il grande sogno di indossare la maglia dei Tre Leoni resterà tale. E a quel punto forse converrà dire di sì a Whitmore e alla nazionale caraibica, che il mondiale lo vedrà dal divano di casa, ma che punta a rinnovarsi verso le prossime qualificazioni, per ripetere il sogno di Francia '98, quando una generazione intera ha seguito le gesta dei Reggae Boyz, guidati proprio da colui che oggi siede sulla panchina dei giallo-nero-verdi.
Un talento inespresso
All'apparenza, una possibile decisione dolceamara per Morrison, che da sempre è stato considerato uno dei più fulgidi talenti della sua generazione, anche da vere e proprie autorità del calcio inglese come Ferguson e Ferdinand. Ma alla fine ha vinto quell'irrequietezza (che spesso si associa ai doni degli dei del calcio) che non gli ha mai permesso di esprimersi a pieno e dimostrare tutto ciò che da giovanissimo prometteva. Ci ha scommesso anche la Lazio e non è che sia andata benissimo. Ora ci prova la Giamaica, che per sua fortuna non ha contratti da pagare o una disciplina da far rispettare. Ed in quel caso, forse, il talento a Morrison basterà per fare la differenza e diventare finalmente l'eroe della propria storia calcistica.
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