Leo Messi continua a scrivere pagine di storia in Champions League. Il gol segnato contro il Maccabi Haifa, oltre a permettere ai Campioni di Francia di pareggiare una partita che si era inaspettatamente ingarbugliata ha permesso all'argentino di battere due record nella competizione e battere Karim Benzema e Cristiano Ronaldo.

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Champions, Messi nella storia: staccati CR7 e Benzema ma il portoghese trema…
RECORD
Due primati con una rete. La storia si scrive al 36' della sfida in Israele quando Messi è diventato il primo calciatore della storia a segnare in 18 stagioni consecutive in Champions League. L'argentino ha superato, o con ogni probabilità anticipato, Benzema, che avrà comunque l'opportunità di eguagliare Messi per tutta la stagione. Staccato invece Cristiano Ronaldo, che in questa stagione giocherà in Europa League con il Manchester United ed è ancora "fermo" a 16 stagioni consecutive. Il fuoriclasse portoghese è stato anche superato come "tiratore scelto": il Maccabi è la 39esima squadra a doversi inchinare al passaggio dell'argentino. CR7 invece ne ha "colpiti" solo 38 e dovrà attendere almeno una stagione o nella migliore delle ipotesi fino al prossimo gennaio, per difendersi dall'attacco della Pulce.

INDIFESO
Quel che con ogni probabilità spaventa il portoghese, da sempre attentissimo ai suoi primati, è la possibilità di essere raggiunto e superato anche in altre e più prestigiose classifiche. Messi è a soli 14 gol dal raggiungere il record assoluto di gol nella competizione, detenuto proprio dal portoghese con 140. Con quattro partite a disposizione e almeno altre quattro considerando l'approdo ai quarti di finale il vantaggio potrebbe ulteriormente assottigliarsi. Se invece Messi dovesse arrivare sino in fondo alla competizione e vincerla, raggiungerebbe il rivale anche per numero di vittorie nella competizione. Caccia, dunque, apertissima con CR7 costretto a recitare il ruolo di preda. E sebbene Messi non sia ossessionato dalla vittoria come il suo rivale, tutto lascia credere che il 2022/2023 possa essere l'anno della definitiva "spallata". Anche perché allo status quo, Ronaldo non può difendersi dal rivale che "vede" la targa del portoghese.
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