Angel Di Maria, dopo la discussa permanenza nel capoluogo francese toglie le castagne dal fuoco dei ragazzi di Parigi, segna nel match di coppa contro l’Olympique Marsiglia giocando al posto dell’infortunato Neymar. Il match sembra un déja vu: stesse compagini della domenica precedente, stesso risultato, stesso sorriso di Emery, stesse amarissime lacrime dell’ex Roma Rudi Garcia. Ma il PSG farebbe meglio a non cantare vittoria troppo presto perché il prossimo turno potrebbe riservare un’ormai solita sorpresa. Lo Chambly, per esempio. Questa squadra apparentemente senza pretese, di terza divisione nonché di medio-bassa classifica, ha fatto fuori i un sorprendente match di coppa la squadra della capitale d’Europa Strasburgo con un goal di Lassana Doucouré a sette minuti dal termine. Ed è proprio all’ottantatreesimo di questo epico quarto di finale che il respiro dei francesi si blocca. E non solo quello dei francesi purtroppo: anche quello del fondatore Walter Luzi.
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Il miracolo Chambly: l’Inter di terza divisione in semifinale di Coppa di Francia
Succede in Francia, in coppa nazionale, con dei legami con l’Inter e un miracolo simile a quello del Pordenone. Ora si aspetta la sfida del secolo e il PSG si strofina le mani.
Prima lacrime di gioia...
Altro che favola-Pordenone. È successo tutto in una notte, una notte terribilmente magica che ha tolto il fiato a tutti gli spettatori. Una squadra, penultima in terza divisione francese, è in semifinale di Coupe de France dopo aver superato lo Strasburgo nel finale del match con un goal di Doucouré che beffa Kamara e in una frazione di secondo si trova addosso tutti i (pochi) sostenitori del club per il quale gioca. Bello il cross dalla destra, bella la diagonale dell’attaccante, meno bella quella difensiva dell’esterno difensivo dello Strasburgo. In ogni caso il turno è passato e si comincia a guardare avanti al prossimo turno che prevede il malaugurato incontro con gli alieni della capolista della prima divisione: il PSG di Emery.
...poi la tristezza per...l'Inter di Francia
Ma al fischio finale di Chambly-Strasburgo le lacrime di gioia del numero 19 autore del goal venivano compensate da quelle di allenatore e dei figli del presidente dei nerazzurri francesi: i fratelli Luzi. Alla fine della partita è arrivata la notizia che il loro papà ha smesso di vivere; il fondatore del club al centro di qualche critica fino a qualche tempo fa perché il suo amore per l’Inter lo aveva portato a plagiarne il logo alla fondazione della sua squadra. La gioia di una vittoria contro il dolore del lutto: non c’è partita.
Un angelo custode molto speciale
Il direttore sportivo del club ha pubblicato sul sito una lettera aperta all’ormai anziano fondatore confidando nel fatto che lui continui a sostenerli lo Chambly Oise, squadra della piccola città del nord della Francia da ovunque si trovi. I figli, Fulvio e Bruno, presidente ed allenatore del club sono distrutti ma faranno sicuramente di tutto per portare avanti ciò che papà Walter ha ostruito e quindi, con buona probabilità, faranno di tutto per far proseguire più possibile il cammino miracoloso dei nerazzurri. E chissà, magari ora, con un angelo custode in più, la partita con il PSG non è così impossibile…
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