La finestra di trasferimento di gennaio è nelle sue ultime ore e, salvo clamorose sorprese, il Chelsea dovrebbe limitarsi ad assistere alle operazioni senza intervenire. Del resto, il club londinese ha già abbondantemente aperto i cordoni della borsa. Dopo aver speso più di 220 milioni di sterline durante la finestra di trasferimento della scorsa estate, i Blues non hanno in programma alcuna intervento, anche perché i cordoni della borsa sono stati abbondantemente aperti nella finestra estiva con l’arrivo di alcuni elementi che, sotto la guida di Tuchel, potrebbero ritrovarsi, come Havertz e Timo Werner.
TUCHEL – Obiettivi puntati sull’estate dunque. E in questo senso Tuchel ha potuto esprimere i propri desideri. Secondo quanto riportato da Football London, il tecnico tedesco ha guardato molto in Budesliga, puntando Alaba, Upamecano e Erling Haaland. Obiettivi non semplicissimi da centrare. E comunque meglio avere anche un piano B e C. Come Catalogna. Dove finalmente ha trovato spazio un vecchio e mai dimenticato allievo di Tuchel. Ousmane Dembele. L’esterno francese dopo aver superato infortuni e incomprensioni con Valverde e Setien, ha ritrovato serenità e continuità di rendimento al Barcellona, dove, però, i noti problemi economici spingono il club a liberarsi di liberarsi di ingaggi pesanti e cedere qualche gioiello per rientrare delle spese. Identikit che porta dritti al francese.

PUPILLO – Se Dembelé, come tutto lascia credere, in quanto anche Sport conferma un addio a giugno del calciatore, finisse sul mercato il Chelsea ha un indubbio vantaggio. La presenza di Tuchel. Dembelé è un suo pupillo. I due si son incrociati, con reciproca soddisfazione, ai tempi del Borussia Dortmund nella stagione in cui il ragazzo è esploso e si è fatto notare come uno dei migliori interpreti del ruolo in circolazione. 10 gol e 21 assist durante la stagione 2016/17. Quanto basta per voler riabbracciare il vecchio maestro. I soldi non sono un problema. Il Chelsea ama accontentare i propri allenatori, purché gli investimenti siano seguiti dai risultati. Tuchel, come Lampard, potrà redigere, con tutti i rischi annessi, la propria lista della spesa. I patti sono chiari. La dirigenza accontenta, ma va accontentata. Altrimenti sono guai. Al Chelsea la pazienza è inversamente proporzionale alla ricchezza.
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