A volte, un prestito è solo un modo per salutare un giocatore che non si riesce a vendere. Altre volte, invece il giocatore fa talmente bene in prestito da indurre in tentazione a riprenderselo. Come nel caso di Ivan Perisic, riciclato e riproposto dallo stesso tecnico che aveva avallato la sua partenza. E Con il suo apporto, il centrocampo nerazzurro è sempre più colmo di qualità. Da esterno sinistro, il croato ha fornito un apporto molto importante. E ha trovato anche il gol.

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Perisic a sinistra da esterno: una soluzione per il proseguo della stagione.
RECUPERATO - Perisic a sinsitra è più di una opzione. Può trovare spazio perché riesce a coprire la fascia perché non è un esterno d'attacco attratto dalla porta, né aspetta il pallone sui piedi per partire a testa bassa: ha la pazienza di attendere che la squadra lavori e si muova sul palleggio dettando il passaggio. Perisic ha meno dribbling di un esterno classico, ma più conduzione di palla. Semplicemente, punta l'uomo, cambia passo e crea superiorità numerica in accelerazione o cercando il triangolo in appoggio con il centrocampista. Ed è particolarmente abile nel prendere il tempo partendo alle spalle, sfruttando la profondità. Per essere definitivamente un punto fermo dell'Inter deve lavorare sulla continuità in campo che è sempre stato il suo maggiore difetto. É evidente soffra di cali di concentrazione lungo l'arco dei 90'. Bastoni può coprine le amnesie. E se la troverà e si adeguerà anche al lavoro sporco, Conte ha una carta in più da giocarsi in ottica scudetto. E i tifosi iniziano a coccolarselo anche se persiste ancora qualche sacca che non gli perdona diverse sfide sottotono. In ogni caso, per il croato, può essere un nuovo inizio.
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