Un capitano può finire nel dimenticatoio? Chiedere a Iker Casillas per credere. Il portiere spagnolo ha fatto la storia del Real Madrid per una quindicina d’anni prima di emigrare altrove, più precisamente in Portogallo, proprio nel paese che ha dato i natali al suo “peggior nemico”, José Mourinho. Lo Special One ha guidato i Blancos tra 2010 e 2013, gli anni in cui il portierone cresciuto nella Cantera del Real è passato dallo status di mito a quello di vecchia gloria ormai tutt’altro che indispensabile. Ma come è possibile sanare un legame che ha avuto una frattura del genere?
DOPO MANCHESTER – Mourinho ha lasciato il Real nell’estate 2013, due anni prima che Casillas levasse le tende dopo aver perso parecchio credito nella Capitale, nonostante Carlo Ancelotti abbia puntato su di lui nella stagione europea 2013-14… quella in cui è arrivata la Décima! Casillas però non ha mai smesso di pensare al suo Real e di mandare qualche frecciata al portoghese, come dimostra quanto accaduto a dicembre. Appresa la notizia dell’esonero di Mourinho dal Manchester United, il portiere ha twittato un messaggio che non lascia dubbi sul suo possibile destinatario: “Secondo un quotidiano portoghese, qualcuno ha detto che un calciatore come me (di 37 anni) è sul finire della sua carriera. Sono completamente d’accordo! Ma la mia domanda è, per questo giornale: nel caso dei tecnici, in che momento si vede che non sono più in grado di gestire una squadra e di allenare?”.
- Login o Registrazione