"Un dito medio di troppo, la mancanza di fair play fuori dal campo e il suo acuto dentro, dove all’Allianz Stadium alimenta il sogno nel cuore. Sarri esagera in tutto. Fa male fuori, bene all’interno di una partita brutta in cui la Juventus dimostra di avere il braccino, portandosi le scorie psicologiche di Madrid. Allegri viene punito. Troppo rinunciataria la Juve, troppo calcolo e un’ansia da prestazione fuori da ogni più rosea aspettativa. La sfida la perde la Juve, non la vince il Napoli che però ha il merito di crederci fino alla fine. È una Juve che non tira mai in porta. Mai successo in casa. Douglas Costa azzecca poco. A Dybala, frettolosamente tolto a metà partita, e Higuain, mai assistito, non arrivano palloni giocabili. Così è più facile perdere che vincere o pareggiare, cioè quel che si voleva. Sarri, insomma, raccoglie l’invito cortese del collega, sfrutta al meglio il campo, confermando la validità dei suoi schemi, specialmente quelli su palla inattiva.
vizi e virtu
Il dito solo al cielo con le magie di Simy
Di Stefano Impallomeni. Il Napoli torna a sognare contro una Juventus col braccino. La Champions si gioca sul filo dell'equilibrio. In fondo al gruppo, l'incredibile Simy elettrizza la lotta salvezza.
"LO SCUDETTO PUÒ PERDERLO LA JUVE - La capocciata imperiosa di Koulibaly certifica non il caso, ma una risorsa a disposizione. Il Napoli è la squadra che ha segnato più gol su sviluppi di corner in questa serie A. Ben 13 gol, ben 13 volte a segno, per numerosi punti che ora potrebbero fare la differenza in questo finale indecifrabile. Sia la Juventus che il Napoli non stanno benissimo, entrambe abbastanza sfibrate con i bianconeri più stanchi. La squadra di Sarri, però, ha acceso gli special dell’entusiasmo, mentre vedremo la Juventus come reagirà a Milano contro l’Inter. Se alla fine sarà scudetto, lo perderà la Juventus e non lo vincerà il Napoli, che però ha avuto il merito di non mollare. Allegri ha perso 5 punti di vantaggio in due partite e da scontro diretto a scontro diretto, tra andata e ritorno, ha fatto 5 punti in più del Napoli. Punti di vista, fate le vostre valutazioni. Nonostante tutto, meglio la Juve, quindi, ma la testa, i nervi e la gestione dell’ansia da ora in poi faranno la vera differenza.
"EQUILIBRIO CHAMPIONS - Equilibrio spaventoso, come per la corsa alla Champions. Roma, Lazio e Inter stanno tirando al massimo. Sarà un colpo su colpo palpitante fino al termine. Se prendiamo le ultime 10 partite disputate emergono analisi interessanti. Tra le tre quella che ha fatto meglio è la Lazio, che ha conquistato 21 punti, uno in più della Roma, tre in più dell’Inter. La Lazio segna di più: 24 reti. L’Inter è la squadra che subisce di meno: solo 4 reti al passivo. Questione attacco. La Roma ha segnato con nove marcatori diversi, nella Lazio l’incidenza di Immobile è impressionante (37,5%), mentre nell’Inter sui 16 gol messi a segno in queste dieci partite, ben dodici portano la firma di Icardi e Perisic.
"INCREDIBILE SIMY - A proposito di reti e di campionato entusiasmante, una citazione particolare per Simy. Questo ragazzo nigeriano di 26 anni, prelevato dal Crotone due stagioni fa dal Gil Vicente in Portogallo, sta realizzando gol bellissimi e importanti. Lo scorso anno nel finale una sua rete a Torino e una decisiva a Genova contro la Samp consentirono al Crotone (3-1 sulla Lazio) di salvarsi all’ultima giornata ai danni dell’Empoli. Quest’anno la storia si sta ripetendo. Dopo la rovesciata alla Cristiano Ronaldo alla Juve, nella giornata appena conclusa il tocco volante di Udine. In questa stagione una sua rete da tre punti anche contro il Bologna, senza dimenticare la firma nel pareggio di Ferrara contro la SPAL.
"LOTTA SALVEZZA APERTISSIMA - Simy, quando segna, decide in una serie A sempre più attraente, dove c’è di tutto e di più. Perché non esiste soltanto la sfida scudetto, la lotta Champions a tre, ma anche una lunga coda elettrizzante per salvarsi, in cui conterà anche la qualità dei gesti. A Crotone il cielo è sempre più blu, come cantava Rino Gaetano. Per merito di Simy, delle sue giocate sublimi, dei suoi gol pesanti. Grazie a lui, da quelle parti, si può tornare a sperare e, chissà, a toccare il cielo con un dito. Già, quel dito che Sarri poteva tranquillamente risparmiarsi. Un gesto simile non merita ulteriori commenti.
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