Torna alla ribalta la possibile correlazione tra casi di tumore e i campi in erba sintetica. A lanciare l'allarme, attraverso le pagine del Telegraph, è Nigel Maguire, padre di Lewis, un giovane portiere portato via dal cancro a soli vent'anni. Ma il signor Maguire non è solamente un padre devastato dal dolore: è un ex dirigente del National Health Service, il servizio sanitario britannico. E ora ha tutta l'intenzione di lanciare una petizione affinchè non vengano più costruiti campi sintetici, in cui sono rintracciabili una serie di componenti chimici che potrebbe avere una correlazione con l'insorgere di forme tumorali. Un qualcosa di cui si parla da molto e su cui è davvero complicato avere un quadro ben preciso.
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Campi sintetici e tumori: dall’Inghilterra torna l’allarme
Torna alla ribalta la possibile correlazione tra casi di tumore e i campi in erba sintetica. Nigel Maguire, ex dirigente del servizio sanitario britannico, parte dalla morte di suo figlio Lewis per lanciare una petizione.
I campi sintetici non sono pericolosi, ma...
Si può però partire dal via libera dell'Unione Europea, che nel 2017, attraverso un report, ha sottolineato che le quantità di materiali potenzialmente pericolosi all'interno dei campi sintetici presenti nel territorio dell'Unione è molto più bassa delle soglie di allarme. Il che però non significa escludere totalmente la possibilità della correlazione con alcune forme di cancro. Non ci sono motivi, conclude la commissione, per sconsigliare il gioco su quei determinati tipi di campo. Ma, sostiene il signor Maguire, non ci sono neanche prove che possano escludere l'influenza delle superfici sintetiche nei casi che continuano a manifestarsi. E per questo, dato che è meglio prevenire che curare, porta avanti la sua battaglia.
"Exclusive: Former NHS chief seeks ban on 3G pitches over cancer fear after son dies https://t.co/PPtKRo9uBk
— Telegraph Football (@TeleFootball) 20 marzo 2018
I frammenti di pneumatici e la possibilità di ingerirli
Il problema, secondo Maguire, sarebbe rappresentato dai frammenti di pneumatici che sono utilizzati per la creazione dei campi. Non per nulla, citando dati da lui raccolti, quasi la metà degli atleti colpiti da tumore dopo aver giocato a lungo su campi sintetici, sono portieri. I quali, gettandosi spesso e volentieri a terra, sono giocoforza i calciatori che più entrano in contatto con i materiali presenti sul campo, magari ingerendoli, o con maggior possibilità che i piccoli detriti si infilino in tagli o ferite. Nelle guide linea che Maguire vuole presentare al servizio sanitario nazionale e alla Football Association, c'è infatti un capitolo dedicato esclusivamente agli estremi difensori, con l'obbligo per chi gioca in porta di fare immediatamente la doccia dopo ogni allenamento su campi sintetici, senza far passare troppo tempo.
Nigel Maguire continua la sua battaglia
La battaglia di Nigel Maguire dunque continua, anche e soprattutto per onorare la memoria di Lewis, che si è arreso al cancro dopo averlo sconfitto per ben tre volte. La sua battaglia è stata molto seguita anche via social, con il post prima dell'ultimo ricovero che ha ricevuto moltissime interazioni. E a supportarlo nella sua lotta è arrivato anche Steven Gerrard, che gli ha inviato un videomessaggio per fargli forza. Alla fine non è bastato, ma papà Nigel non vuole che Lewis sia morto invano. E per questo continua a cercare di evitare che succeda a qualcun altro. Perchè l'assenza di prove non è una prova di assenza delle stesse.
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