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Camoranesi, tra ricordi e grandi avversari: “Zizou testa calda. CR7 ha muscoli che non ho mai visto. Messi non l’ho mai colpito perchè…”

L'ex azzurro ha rilasciato un'intervista radiofonica all'emittente argentina Club 947 e ha parlato del mondiale 2006 ma anche dei tanti avversari che nella sua lunga carriera si è trovato di fronte. Molti dei quali sono ancora oggi delle stelle...

Redazione Il Posticipo

La fascia destra è sempre stata casa sua. E nel 2006 Mauro German Camoranesi ha dimostrato che con il duro lavoro si diventa...campioni del mondo. L'ex azzurro ha rilasciato un'intervista radiofonica all'emittente argentina Club 947 e ha parlato di quei giorni in Germania, ma anche dei tanti avversari che nella sua lunga carriera si è trovato di fronte. Molti dei quali sono ancora oggi delle stelle del calcio.

MONDIALE - I ricordi di Germania 2006 sono ancora freschi per Camoranesi. Merito anche di un gruppo Whatsapp, in cui ci sono tutti gli eroi di Berlino. Ma chi si aspetta un ambiente da spogliatoio ha capito male. "Ci sono tutti i ragazzi che hanno vinto il mondiale e i due allenatori. Non è un gruppo dove si mandano foto oscene o ci si infastidisce con i meme. Ci facciamo gli auguri di compleanno, è un gruppo tranquillo!". E se si parla di quel mondiale, impossibile non citare la testata di Zizou a Materazzi... "Che gli ha detto Marco? Qualcosa sulla sorella. Zidane era una testa calda. Tutto il mondo lo ama, io non ho giocato con lui, ma i compagni che lo hanno fatto lo adoravano. Profilo basso, molto tranquillo, un vincente ma anche uno che si arrabbiava facilmente. Non si accontentava di essere solo un gran giocatore. Se c'era da mettersi a litigare, lo faceva".

AVVERSARI - L'argomento poi passa sui grandi avversari di sempre. Uno fra tutti, CR7, che, numero a parte, ora indossa...la sua stessa maglia. E che non smette di sorprendere. "La settimana scorsa sono andato a un allenamento della Juventus per portare i miei figli a fare qualche foto. Cristiano è uscito dallo spogliatoio mezzo nudo e ho visto muscoli che non ho mai visto in vita mia. Da dove li ha tirati fuori? In campo non ho mai dovuto colpirlo, ma era semplice giocare contro di lui. Quando ci siamo affrontati con la nazionale l'unica cosa che faceva era il doppio passo. Il suo punto forte era la velocità. Giocavamo sulla stessa fascia e sapevo che dovevo accompagnarlo". Qualche problema in più glielo ha riservato l'altro alieno del pallone... "Se ho mai colpito Messi? Il problema è che non ci riuscivo! È un fenomeno". Così come un nuovo arrivo in Serie A. "Ribery è uno di quelli che più mi ha complicato la vita. Molta fantasia negli spazi stretti, voleva sempre il pallone, calciava bene da fuori... Non bisognava farlo dribblare, non bisognava farlo tirare, con lui era un casino!". Meglio dunque affrontare qualcuno più offensivo. "Con Roberto Carlos era divertente perchè attaccava e ti lasciava attaccare. Pensavi che avresti sofferto, ma quando la tua squadra recuperava il pallone lui ti lasciava almeno 30 metri di campo. E nell'uno contro un non era po così forte...".