Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Camavinga, qualità e umiltà: “Buona partita con il PSG ma devo ancora imparare. Il Real è un’altra dimensione”

Camavinga, qualità e umiltà: “Buona partita con il PSG ma devo ancora imparare. Il Real è un’altra dimensione” - immagine 1

Il ragazzo ha conquistato Ancelotti ma tiene i piedi ben piantati in terra.

Redazione Il Posticipo

Eduardo Camavinga ha conquistato anche Ancelotti. Le assenze di Kroos contro la Real Sociedad e di Casemiro contro il PSG hanno aperto le porte al centrocampista francese che ha saputo cogliere al volo l'occasione. Il tecnico italiano non ha avuto dubbi sul ragazzo definito presente e futuro del Real. E il diretto interessato, in un'intervista a One Football , pur non nascondendo il suo entusiasmo mantiene i piedi ben saldi a terra.

RIVOLUZIONE - Non si parla più di enfant prodige. Camavinga è una splendida realtà. "Per quanto riguarda il mondo, la partita con il PSG ha cambiato la percezione di me all'esterno, ma per è stata solo una tappa. So di aver interpretato bene la partita, ma anche che, una volta raggiunto questo livello, devo mantenerlo. Ricordo ancora il mio primo allenamento, ho avuto tanti problemi arrivando persino a vomitare. Poi mi sono adattato".

REAL - Ed è arrivato il Real: "Quando, con il mio agente, abbiamo notato che che l'interesse si era trasformato in qualcosa di tangibile, ho quasi saltato di gioia ma ho atteso sino a che non ho apposto la firma sul contratto prima di festeggiare. Il Real è un club dove tutti vogliono giocare. Dal momento in cui firmi metti piede alla Casa Blanca entri in una nuova dimensione. Non è solo la pressione. Più che altro senti la responsabilità di una strada da percorrere che funge anche da guida per i comportamenti. Chi arriva qui percepisce immediatamente l'importanza del club".

Camavinga, qualità e umiltà: “Buona partita con il PSG ma devo ancora imparare. Il Real è un’altra dimensione”- immagine 2

UMILE - Al Real ha anche mantenuto l'umiltà necessaria per non perdere il contatto con la realtà. "Ho dei compagni di reparto straordinari. Cerco di apprendere molto da Casemiro dal punto di vista tattico e gli chiedo sempre dei consigli su come giocare il pallone. La risposta è sempre la stessa. Semplicità ed efficacia. Anche Modric e Kroos mi stanno aiutando molto perché posso ricoprire qualsiasi posizione a centrocampo e confrontarmi con loro è sempre utile. Ho ancora tanto da imparare".