Non sarà sempre calciomercato. Le nuove date del prossimo campionato portano con sé una mini rivoluzione: il mercato finirà prima del calcio d’inizio della serie A, fissato il 19 agosto 2018. Una novità assoluta, che impedirà ai tifosi di sognare a torneo già iniziato, ma fa felici gli allenatori che avranno giocatori concentrati esclusivamente sul campionato. Ma cosa sarebbe successo se questa regola fosse stata introdotta prima? Beh, diversi fuochi d’artificio sarebbero rimasti inesplosi.
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Mercato corto, emozioni ridotte… Quanti campioni non sarebbero arrivati?
Un mercato ridotto. Che si chiuderà prima del calcio d'inizio del campionato per la gioia degli allenatori. Un vero peccato per gli appassionati dei trasferimenti. Ecco i colpi consumatisi all'ultimo minuto.
Vieri alla Lazio
Il primo colpo storico del mercato moderno è datato 1998, quando il 29 agosto Sergio Cragnotti compie un vero e proprio blitz. Impressionato dal mondiale giocato in Francia, si presenta con un assegno da cinquantotto miliardi e porta via Bobo Vieri dall'Atletico Madrid a poche ore dalla chiusura del mercato. In biancoceleste resta solo una stagione ma indimenticabile. 22 presenze e dodici reti, ma la più importante è in Europa, al Maiorca, in finale di Coppa delle Coppe. Andrà via l’anno successivo per novanta miliardi, all’Inter. Una plusvalenza enorme.
Crespo all’Inter e Nesta al Milan
Il 31 agosto del 2002 è una data che a Roma, sponda biancoceleste, e nella Milano rossonerazzurra non scorderanno facilmente. La Lazio è nei guai. Deve ristrutturare le sue finanze e cede i suoi gioielli più cari. E così l’ultimo giorno di mercato Nesta e Crespo fanno le valigie e partono per Milano. 31 milioni per il difensore. 26 più Corradi per l’attaccante. Nello stesso giorno Cragnotti cede la società. È la fine di un sogno. Situazione più unica che rara. I due compagni di squadra si ritrovano avversari a San Siro. Uno Crespo, sotto la curva Nord, l’altro Nesta sotto la sud. Alla fine di quella stagione il difensore si laureerà campione d’Europa con il Milan, sconfiggendo in finale la Juventus.
Ibrahimovic alla Juventus
Il 31 agosto del 2004 si consuma uno dei trasferimenti più importanti della storia della Juventus. Un giovanissimo (23 anni) Zlatan Ibrahimovic passa dall’Ajax alla Juventus. Lo svedese ha poco più di venti anni ma è già identificato come uno dei crac mondiali. In effetti contribuisce ai due scudetti bianconeri prima di lasciare la squadra al proprio destino dopo il ciclone calciopoli.
Pjanic alla Roma
Il 30 agosto del 2011 la Roma della neonata società americana mette le mani su uno dei migliori talenti del calcio europeo. Il bosniaco Miralem Pjanic, prelevato dal Lione a poche ore dalla chiusura di un mercato frenetico che porterà nella capitale una squadra intera nell’arco delle ultime 36 ore. Pjanic si mette alle dipendenze di un giovanissimo Luis Enrique e mostra solo lampi di un talento discontinuo che troverà. 11 milioni di euro, rivenduto a trentotto quattro anni dopo alla Juventus, dove scopre un’insospettabile continuità di rendimento.
Napoli unica eccezione
L'unica squadra che non ha mai piazzato colpi clamorosi nelle ultime ore di mercato è il Napoli. Gli azzurri, per una scelta precisa, consegnano sempre la rosa "cotta e mangiata" entro il ritiro salvo rare eccezioni. Quasi tutti i big transitati o ancora in riva al Golfo sono giunti a luglio o al massimo ai primi di agosto. Hamsik, Cavani, Lavezzi, Higuain e Mertens, mentre procuratori e dirigenti si affannavano nelle ultime ore di mercato, nelle stagioni dei loro acquisti, faticavano già agli ordini dei rispettivi allenatori.
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