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Occhio, malocchio… riti e scaramanzie nel mondo del pallone

Dal Trap a Cristiano Ronaldo, passando per Ulivieri e Liedholm: venerdì 17 alla scoperta delle superstizioni nel calcio italiano e non.

Elisa Ferro Luzzi

Alzi la mano chi non si ricorda quando l'ex ct dell'Italia Giovanni Trapattoni, ai tempi del Mondiale coreano, cospargeva acqua santa in panchina nel tentativo di allontanare qualsiasi tipo di sfortuna dagli azzurri. Non gli servì a nulla visto che l'Italia uscì malamente per colpa dell'arbitraggio sciagurato del diavolo Byron Moreno, ma in questo venerdì 17 ci viene subito alla mente questo suo gesto se pensiamo ai riti scaramantici nel mondo del pallone.

Allenatori, giocatori, santi, maghi e scaramanzie

 Ulivieri e il cappotto: tutto cominciò a Vicenza (foto vicenzatoday)[/caption]   che era chiamato a completare il rito sputando la gomma da masticare fino alla metà campo opposta.  [caption id="attachment_45837" align="aligncenter" width="600"] Cruyff, Bals e i loro riti pre partita[/caption]  .  [caption id="attachment_45834" align="aligncenter" width="600"] Il bacio di Blanc alla pelata di Barthez è uno dei riti scaramantici più ricordati[/caption]   durante le partite del Milan: alle volte l'ad rossonero ha fatto disegnar sopra canguri o volpi. Il giallo tema dominante anche nel progetto scaramantico di Aldo Spinelli: chi non ricorda il famoso impermeabile giallo dell'ex presidente del Livorno, così come i suoi maglioni dello stesso colore. Ad arricchire il tutto, cornetti vari da tenere in tasca.  [caption id="attachment_45832" align="aligncenter" width="600"] Scaramanzia Galliani e l'immancabile cravatta gialla[/caption]     [caption id="attachment_45831" align="aligncenter" width="600"] Aldo Spinelli e il rito dell'impermeabile giallo