Cabrini, allarme... azzurro. L'esterno sinistro campione del mondo 1982, intervenuto all' "ora del Campione" ai microfoni di RMC Sport Network, ha espresso alcune perplessità riguardo le convocazioni. Sia chiaro, niente contro Mancini. A preoccuparlo, piuttosto, le presenze di diversi giovani ancora poco conosciuti.
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Cabrini: “Nazionale? Alcuni dei convocati non li conosco bene. Preoccupante…”
Il Campione del Mondo 1982, ai microfoni di RMC Sport Network, parla di Nazionale ed esprime alcune perplessità.
NAZIONALE - Cabrini lascia poco spazio alle interpretazioni. Semplicemente, non conosce alcuni calciatori."Mancini non ha la bacchetta magica, purtroppo gli italiani non sono più protagonisti. Leggendo le convocazioni scopro ragazzi che non conosco bene, questo mi preoccupa. Molti nelle proprie squadre non sono neanche titolari..."
DECLINO - Il Campione del Mondo parla di declino. Un problema che affonda le radici nel recente passato. Il titolo del 2006 è stato una sorta di canto del cigno di una generazione che non ha avuto proseliti." La mancata qualificazione a Russia 2018, sinceramente, non mi ha stupito più di tanto. I problemi del calcio italiano si trascinano da anni, per risolverli servono esperienza e tempo per portare avanti progetti precisi, componenti che qui in Italia non si sono riscontrate. Sono tutti colpevoli, dai vertici federali ai calciatori stessi. Non sono stati ascoltati i campanelli d'allarme. Una volta i grandi giocatori italiani trascinavano anche i big stranieri, adesso i giocatori che vengono da altri campionati sono chiamati ad essere da subito dei leader tecnici. Così non è facile crescere nuovi talenti in chiave azzurra".
RONALDO - A proposito di leader tecnici stranieri: Ronaldo sta stentando un po'. Cosa è successo? Cabrini ha le idee chiare al proposito. "Cristiano Ronaldo deve abituarsi a marcature più rigide, a difensori più arcigni. Sono certo che si ambienterà, per la Juventus è un caposaldo. Sarà decisivo soprattutto in Champions League, è lì che il fenomeno portoghese fa realmente la differenza".
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