La Spagna si gioca la possibilità di arrivare agli ottavi di finale della Coppa del Mondo 2022 contro il Giappone, sapendo che basta un punto per qualificarsi e che una vittoria confermerebbe il primo posto nel girone. Certo, una sconfitta significherebbe eliminazione, in caso di una contemporanea vittoria della Costa Rica o di una goleada della Germania, ma a questa possibilità Luis Enrique e i suoi non vogliono neanche pensarci. Del resto, c'è già abbastanza di cui parlare riguardo le Furie Rosse. Ci sono i giovani terribili, c'è l'allenatore che ormai fa lo streamer...quasi a tempo pieno e c'è la questione dei meriti del Barcellona. Almeno secondo il presidente blaugrana Laporta, le buone prestazioni dipendono dalle scelte di Xavi.


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Busquets smentisce Laporta: “Xavi ha dei meriti, ma noi eravamo in nazionale anche prima che arrivasse lui…”
I meriti di Xavi
—Una dichiarazione, quella del numero uno del club catalano, che ovviamente ha fatto storcere il naso a tanti. E che anzi, ha causato una reazione forse inattesa da uno dei pilastri sia della Roja che del Barça: il capitano di entrambe, Sergio Busquets. Il centrocampista della Spagna ha parlato a El Larguero su Cadena Ser, spiegando che forse Laporta ha un pochino esagerato... "Al presidente è venuta fuori la vena barcellonista. Xavi ha il merito di aver dato spazio a Balde, di aver acquistato Ferran... Però noi altri stavamo già in nazionale prima che Xavi si sedesse sulla panchina del Barcellona. E anche se noi giocatori del Barça siamo importanti, il merito di quello che stiamo facendo è della nazionale, in particolare del CT, e di tutti i compagni che ci aiutano qui". Insomma, bocciato il lodo Laporta...
Il futuro di Busquets
—Il capitano del Barcellona e della nazionale spagnola ha anche parlato del suo futuro. Le ultime voci lo danno verso l'approdo in MLS, all'Inter Miami di David Beckham, una volta che a giugno 2023 scadrà il suo contratto. E il centrocampista dice la sua. "Non ho ancora deciso dove andrò a giocare l'anno prossimo, l'ho già detto molte volte. Lo so che è il mio ultimo anno di contratto ma sono successe tante cose. Non ho nulla di già firmato, ma entro febbraio vorrei avere tutto più chiaro e prendere una decisione. Il fatto che posso andare a Miami lo si dice da quando è stata creata la franchigia. Mi piacciono gli Stati Uniti e soprattutto Miami, parliamo anche di un campionato attraente. Ma non ho ancora negoziato nulla, il primo che lo saprà è il Barcellona". Dunque, futuro ancora nebuloso per il senatore spagnolo...
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