Luis Enrique prepara la sfida di Praga contro la Repubblica Ceca. Il commissario tecnico della Roja è storicamente un grande amante delle rotazioni. Attingerà, dunque, con ogni probabilità, alla profondità della rosa. A farne le spese, Busquets che ha comunque diversi motivi per essere felice. In primis, un po' di riposo dopo quasi 5000' minuti giocati in questa stagione. Del resto, quota 134 presenze, che lo colloca fra le top 3 dei giocatori con più presenze in nazionale è già un bel traguardo in attesa di giocare altre sfide di Nations e i prossimi Mondiali. Il centrocampista del Barcellona ha tracciato un bilancio della sua esperienza in nazionale. Le sue parole sono riprese dal sito ufficiale della Federcalcio Spagnola.

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Busquets, 134 volte con la Roja: “Un orgoglio. Il Mondiale? C’è un bel gruppo, siamo pronti”
134 presenze, che lo colloca fra le top 3 dei giocatori con più presenze in nazionale è già un bel traguardo in attesa di giocare altre sfide di Nations e i prossimi Mondiali.
ORGOGLIO - Uno dei "senatori" della Roja che ha scritto la storia della nazionale. "Per me è orgoglio poter rappresentare il proprio Paese e avere la fiducia dei propri compagni e staff. Sono molto orgoglioso di poter entrare nella top 3 dei giocatori con più presenze in Nazionale. Questo la dice lunga sulla mia carriera e su come sono arrivato qui. Poter continuare a giocare per questa squadra mi rende felice. Ho superato un amico, un compagno di squadra e ora un allenatore come Xavi. Ha significato molto per me e per la Nazionale per le finali che siamo riusciti a vincere".
PROSPETTIVE - La Spagna ha iniziato un nuovo ciclo. Busquets è uno dei trade union fra passato e presente. "Si diventato capitano per anzianità di presenze, ma non mi sento un veterano. Ho ancora enorme entusiasmo e voglia di cogliere ogni momento che potrò vivere indossando questa maglia. Siamo attesi dai Mondiali, me li godrò con la consapevolezza di giocare un torneo molto competitivo ma che ci vede ben preparati ai nastri di partenza. Questa nazionale ha un bel gruppo e se c'è coesione e unità di intenti è tutto molto più facile. Essere qui è come far parte di una famiglia molto numerosa, occorre trovare un equilibrio sotto tutte le sfaccettature, anche dal punto di vista mentale. Noi ci siamo riusciti, si è creata una bellissima atmosfera che rende tutto ancor più entusiasmante".
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