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Burgos, nessun dubbio: “Vince l’Atletico 2-0. E ricordo quando Maradona mi chiamò prima di vincere il titolo…”

(Photo by Denis Doyle/Getty Images)

Germán Adrián Burgos non sarà in panchina per il derby contro il Real Madrid, ma ha le idee abbastanza chiare sulla stracittadina della capitale spagnola.

Redazione Il Posticipo

Germán Adrián Burgos non sarà in panchina per il derby contro il Real Madrid, ma ha le idee abbastanza chiare sulla stracittadina della capitale spagnola. L'ex secondo di Simeone, in una lunga intervista concessa ad AS,  si è espresso sul del derby  rivelando alcuni aneddoti parlando anche di come abbia sfiorato qualche panchina, rifiutata per rispetto di Simeone e dei colchoneros. "Eravamo vicini molto vicini alla firma con il Real Zaragoza.  Ci sono stati incontri ed è stato interessante per l'ente, anche se poi non siamo arrivati ​​a chiudere con la firma sul contratto. La cosa più semplice era restare con Simeone. Ma ormai ho un bagaglio di situazioni e di esperienza per provare a camminare da solo. Ho ricevuto anche un'offerta da una squadra di prima divisione ma non volevo tradire l'Atletico e ho deciso di aspettare. Con Simeone ci siamo lasciati benissimo, non lo considero un addio ho vissuto più con lui che con la mia famiglia negli ultimi anni e mi ha dato tantissimo".

REAL MADRID -  Le sfide contro il Real Madrid rievocano anche momenti dolorosi. Come le finale di Champions. "Non sarebbe corretto dare la mia opinione su queste finali: ma posso dire che è stato fondamentale per tornare a competere da pari a pari. Per quanto mi riguarda, posso dire che Ramos è già un allenatore. Genera un supporto per la sua forma di leadership. Sono sorpreso dalla situazione che si è venuta a creare. L'Atletico si prende molta più cura dei propri simboli. Fatico a immaginare di lavorare in coppia con Zidane, ma ho grandissimo rispetto di lui come allenatore. Ammiro sia lui che altri allenatori. So che la squadra è molto determinata per battere il Real Madrid. In Champions ha vinto molto bene, ma nel campionato spagnolo le variabili cambiano. L'Atlético vince 2-0".

MARADONA - C'è spazio anche per un aneddoto che riguarda Diego Maradona. "Siamo sempre stati molto uniti.  Diego mi ha sempre chiamato nei momenti più importante della mia carriera ma io non l'ho mai cercato perché non mi piace disturbare. Ricordo con piacere la sfida decisiva contro il Barcellona. Mi ha telefonato prima della partita per dirmi che avremmo vinto lui e di stare calmo. E lo ha fatto anche altre volte. Quelle parole mi hanno dato grandissima forza. È più facile chiamare dopo, ma quasi nessuno prima".