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Bundesliga, possibile quarantena di quindici giorni

(Photo by Philipp Guelland - Pool/Getty Images)

La Federcalcio tedesca sta considerando una nuova pausa dopo la ripresa per cercare di ridurre al minimo la probabilità di contagio. La DFL propone una quarantena tra il 15 e il 26 aprile.

Redazione Il Posticipo

I campionati sono in pausa e torneranno, come da programma, nel weekend di Pasqua ma in Germania la situazione sta mutando molto rapidamente.  E in questo senso la Bundesliga pioniera della gestione e della ripresa del calcio in tempo di pandemia, sta pensando a una soluzione leggermente diversa: una nuova pausa dopo la ripresa per cercare di ridurre al minimo la probabilità di contagio. La DFL come riporta il Mundo Deportivo, propone una quarantena tra il 15 e il 26 aprile.

FERMI TUTTI - La lega calcio tedesca, di pari passo con la cancelleria di stato, sta considerando questa ipotesi in considerazione dell'elevato numero di contagi e delle varianti del covid-19. Il periodo non è certo dei più sereni e si vuole cercare di fare il possibile per evitare che i calciatori e i membri dello staff possano incorrere in contagi da coronavirus. E mentre le vaccinazioni accelerano, il Mundo Deportivo riporta che la DFL avrebbe già emesso un documento riservato ai 18 club di Bundesliga e di Zweite Bundesliga (seconda divisione) in cui propone una quarantena preventiva di circa 15 giorni per ridurre le possibilità di contagio.

 (Photo by Friedemann Vogel - Pool/Getty Images)

PREVENZIONE - L'idea è quella di prevenire i contagi e soprattutto di prevenire che le quarantene vengano imposte dalle autorità sanitarie che creerebbero disagi per bloccare solo una o un'altra squadra. Fermandosi tutti, il rischio di questi disagi sarebbe inferiore. Così, lo svolgimento delle giornate 29, 30 e 31 di campionato (sia di prima che di seconda divisione) dovrebbe essere messo al sicuro. Del resto in Germania sono stati fra i primi a organizzare un campionato post covid. Nel frattempo la federazione ha già rafforzato il proprio piano di prevenzione, sottoponendo test rapidi ogni giorno alle squadre si allenano o viaggiano. Insomma, dopo la pausa per le nazionali, questa potrebbe essere un'idea. Resta da capire se sarà appoggiata e accettata dai club. Lo scorso anno lo stop è stato globale. Questa volta sarebbe solo la Germania a fermarsi. Dunque non si escludono polemiche, anche le prime in classifica, non vorrebbero prolungare lo stop con il rischio di spezzare l'inerzia di un periodo positivo.