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Bundesliga, Kalou è preoccupato: “Il calcio è uno sport di contatto, non ho paura ma sarà complicato”

In Germania si pensa a rientrare in campo. Al netto dei possibili rischi, presi in considerazione e accettati. Resta da capire come sarà tornare a giocare un calcio di alto livello senza contatto fisico.

Redazione Il Posticipo

In Germania si pensa a rientrare in campo. Al netto dei possibili rischi, presi in considerazione e accettati. Resta da capire come sarà tornare a giocare un calcio di alto livello senza contatto fisico. In questo senso, l'ex Chelsea Kalou, attaccante dell'Hertha Berlino, ha espresso le proprie perplessità in una intervista rilasciata alla BBC.

NIENTE PAURA -  Il calciatore non ha paura, ma non riesce a capire come sarà possibile riprendere a giocare con normalità: "Penso che sarà un po' complicato. Non capisco come giocheremo se non avremo contatti in campo. Non so come sia possibile giocare a calcio. Si parla di uno sport di contatto, in cui è necessario utilizzare il fisico. Sono molto curioso di vedere quali saranno le regole quando si tratterà di giocare di nuovo, fermo restando che la salute è e resta la cosa più importante da tutelare. Possiamo goderci le partite di calcio e giocare solo se siamo in condizioni di farlo. Quindi spero di sapere che prenderemo tutte le misure necessarie per essere sicuri".

CURIOSO  - Alcune curiosità diventano anche dubbi. "Non so come ci si organizzerà, perché comunque per giocare devi viaggiare, spostarti dall'aeroporto in Hotel, pernottare fuori per le partite in trasferta. Non vedo l'ora di capire come si potrà gestire la situazione". Intanto ha potuto sperimentare le prime novità legate al distanziamento sociale con l'Herta. Sessioni di allenamento con ventiquattro giocatori sul campo di allenamento divisi in tre gruppi da otto: "Cerchiamo di mantenere le distanze. Ma non so per quanto tempo riusciremo a fare così, perché alla fine, dovremo per forza tornare ad avere un contatto. Siamo dei calciatori".