Szczesny si sta prendendo la Juventus, ma Gigi Buffon non…molla la presa. Il polacco può attendere. Per Gigi, invece, il tempo stringe. Ha un contratto (e una carriera?) in scadenza a giugno 2018. E c’è un record, cui Gigi tiene moltissimo, quello assoluto di presenze in serie A: 647, appannaggio (sinora) di Paolo Maldini.
A Buffon serve un intero girone
Il portierone bianconero, complice l’infortunio muscolare, si è fermato a 629. Per raggiungere e superare Paolo, servono 19 presenze. Ergo, un intero girone di ritorno. Ciò significa che Buffon può permettersi di saltare solo una partita da qui, sino a fine campionato. Difficile, considerando che sinora, fra infortuni e turnover, me ha giocate “solo” 10. Quanto basta, però, per invitarlo a desistere dall’idea di lasciare il calcio a fine stagione. E restare bianconero per un altro anno ancora. Molto, se non tutto, dipenderà dall’esito di questa annata. Buffon, a differenza di diversi colleghi, non ha mai dato peso ai record personali, né pur di inseguirli, vuole arrivare a trascinarsi in campo. Questa volta è diverso: si parla di scolpire (ancor di più) il proprio nome a caratteri cubitali nella storia del calcio italiano. O di entrarci attraverso le vittorie.
C’è ancora tanto da fare…
La lezione di Gigi Buffon, dopo l’eliminazione dal Mondiale, è la più bella. Non abituarsi alla mediocrità. É la sua ultima stagione? Già ci sta ripensando. I tifosi incrociano le dita. Intanto, però, Gigi ha ancora da fare. Assorbita la delusione di non giocare il Mondiale che lo avrebbe issato, unico al mondo, a giocare sei edizioni della competizione iridata, si è concentrato sulla Juventus e ha cerchiato in rosso un’altra data del calendario: 26 maggio 2018. Quella che potrebbe chiudere il cerchio e trasformare il rimpianto del record sfumato in sogno. Non sarà una campagna di Russia, ma d’Ucraina. Appuntamento a Kiev. C’è una finale di Champions da vincere. Il dio del calcio dà e toglie. E se questo travagliato inizio di stagione ha un senso, forse è la volta buona per centrare quel trofeo che manca a coronamento di una carriera irripetibile. Gigi può ancora entrare nella storia con la sua Signora: e poi, centrato magari il Triplete, decidere se giocare ancora un anno, per raggiungere e superare Maldini.
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