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L’Inter, Ausilio e il…riscatto di Brozovic

Ausilio trova il primo grande acquisto per la prossima stagione. Marcelo Brozovic. A gennaio in partenza, poi separato in casa. Adesso insostituibile.

Redazione Il Posticipo

Le tre vite di Marcelo “Epic” Brozovic. Da promessa a epico. Da epico a panchinaro. Da quasi ceduto a SuperEroe. Sempre in altalena, all’Inter, un saliscendi che lo ha portato sino alle scalette dell’aereo per la Spagna. Poi la svolta.

GENNAIO – Gennaio scorso, neanche troppo tempo fa. Spalletti è alla disperata ricerca di qualità. La società acquista Rafinha ed è a un passo da Pastore, che però non si unisce al presepe del tecnico di Certaldo. E allora fermi tutti. Brozovic non parte più. Riscende le scalette dell’aereo e poi, contro il Crotone gioca la peggiore partita della sua vita nerazzurra. Fischi di San Siro. Lui risponde con gli applausi a chi lo fischia. Strappo. Sembra finita. Quasi lo è. Poi, però, interviene Ausilio.

AUSILIO – Il direttore dell’Inter lo conosce bene. Lo ha consegnato personalmente a Mancini nel 2015, Prelevato dalla Dinamo Zagabria. Del ragazzo, si dice un gran bene. Ottima tecnica, grandi piedi. Un po’ introverso e timido però. Carattere particolare. Si esalta se la squadra gioca bene. È il primo ad affondare se il collettivo non gira. E quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, ecco il suggerimento che cambia la vita di Brozovic e quella dell’Inter. Mister, lo provi come regista. Spalletti nicchia: ritiene che il croato, troppo compassato, potesse aprire spazi pericolosi davanti la difesa.

IMPOSTO - Borja Valero intanto finisce la benzina. Vecino si infortuna. Resta poco altro. Se non provarci. Più per imposizione che per scelta. Spalletti lo mette in cabina di regia. La prima risposta è confortante. Con il Napoli il centrocampo regge, ma c’è da fare una controprova. Contro gli azzurri si è solo contenuto, proporre calcio è diverso. La svolta arriva a Genova. L’Inter esplode. E Brozovic l’accompagna. Dimenticato il giocatore da colpi. Adesso il croato copre tutto il campo sfruttando la tecnica e la visione periferica. Il pallone, del resto, non suda e lui riesce a distribuirlo sempre con i giri giusti e con grande precisione. Da partente a perno. E cosi Ausilio festeggia il primo colpo per il prossimo anno.