Mentre in Europa ci si prepara alla finale del campionato continentale, anche in Sudamerica tutto è pronto per la sfida finale tra l’Argentina di Lionel Messi e il Brasile di Neymar. Un successo, a prescindere. In Sudamerica, forse più che in Europa, c’è stata paura che la competizione potesse non svolgersi nemmeno in questa stagione. Argentina e Colombia, inizialmente designate come ospiti del torneo, si sono tirate indietro. Una per motivi politici, l'altra per tutelare la salute. Tra mille polemiche, la CONMEBOL ha infine affidato l’onere o l'onore al Brasile. Dopo la paura di un disastro sanitario nel gigantesco paese verdeoro, il ministro della salute Queiroga tira un grosso sospiro di sollievo. c

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Brasile, il ministro della salute esulta: “Lo scenario epidemiologico non si è aggravato”
Il ministro della salute brasiliano si congratula per l’organizzazione della Copa America: “Si diceva che avrebbe devastato lo scenario epidemiologico, possiamo osservare il contrario”.
2 PARTITE - Marcelo Queiroga è il ministro della salute pubblica del governo di Jair Bolsonaro. La competizione è quasi finita, mancano solo due partite: la finale e l’assegnazione del terzo e quarto posto. Il Brasile, campione in carica, sfiderà l’Argentina in finale con le polemiche recenti che si andranno ad aggiungere alla storica rivalità tra le due nazionali. La situazione epidemiologica in Brasile, al momento dell’accettazione dell’incarico della CONMEBOL non erano affatto buone come non lo erano quelle della maggior parte degli stati del continente ma in una conferenza stampa riportata da Infobae, Queiroga spiega: “La strategia organizzativa ha funzionato bene”.

DISCUSSIONE - Il ministro sottolinea la bontà di una scelta che ha garantito lo svolgimento del torneo senza alterare una situazione già precaria. Non peggiorare la situazione sarebbe stato considerato un successo. Raffreddare la curva, un piccolo miracolo. “La narrativa di tutta la vicenda dava per scontato che la Copa America avrebbe devastato lo scenario epidemiologico del Covid-19 in Brasile. Quello che abbiamo osservato è stato il contrario. Il contesto epidemiologico è migliorato. Questo dimostra che è possibile conciliare la lotta alla pandemia con il ritorno delle attività”. Di certo la gestione ha funzionato. Di ritorno alle attività, però, non se ne parla: la quasi nulla affluenza negli stadi in Brasile e nel resto del continente ha indubbiamente aiutato un paese che deve comnque fare i conti con numeri pesantissimi. Oon oltre 500 mila morti di covid e quasi 19 milioni di casi (registrati).
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