Bonucci, tornare a Torino non è facile. E al netto dei problemi ambientali e di ingaggio, c’è anche la questione maglia. Un doppio problema. Perché il divorzio non è stato digerito dalla tifoseria, che non gli ha perdonato né il passaggio al Milan né il gol con annessa esultanza allo Stadium E come se non bastasse c’è anche la “19” di mezzo. Quanti intrecci dietro quella maglia: una situazione davvero incredibile...
calcio
Bonucci e la numero “19”: che caso, anzi…che caos
Se Bonucci tornasse a Torino riavrebbe la sua "19" finita sulle spalle di Perin? Quanti intrecci dietro quella maglia: una situazione davvero incredibile...
19- Un numero molto importante nella carriera di Bonucci, ma anche in quella di Perin. Il portiere, appena sbarcato a Torino, ha scelto quel numero lasciato vacante per una questione di cuore. Il 19 febbraio è nata la figlia Vittoria, quindi non è facile rinunciare alla casacca. Però, c’è...un però: il nuovo portiere bianconero scambierebbe volentieri il numero di maglia con la titolarità. Impresa, fra l’altro, tutt’altro che impossibile. La numero 1 di Buffon è sulle spalle di Szczesny ma il polacco non ha la stesso peso né la stessa indiscussa e indiscutibile titolarità. Perin è molto più di una riserva e lo ha già dimostrato al suo esordio, neutralizzando due calci di rigore ma soprattutto infondendo tranquillità. Szczesny dovrà sudarsi eccome il posto. E non è detto che le gerarchie siano cosi congelate.
KESSIE – Qualora Bonucci lasciasse Milano e tornasse a Torino farebbe la felicità di Kessie. Non tanto per l’addio, quanto perché si libererebbe quella 19 cui anche il centrocampista è legatissimo. Poche settimane prima dell’ufficialità di Bonucci, Frank Kessie aveva chiesto e ottenuto la numero 19. Un numero che significava molto. Il ricordo del padre, il giorno dell’arrivo in Italia e il segnale di come la sua vita è cambiata. All’arrivo del difensore, immediatamente nominato anche capitano, la società chiese a Kessie di cambiare casacca e si rischiò l’incidente diplomatico: il messaggio sarebbe stato interpretato come un’imposizione di forza. Quanto basta per causare qualche malumore.
BIS – Il problema, incredibilmente si riproporrebbe: alla Juventus, però, si ragiona in modo differente e non è affatto scontato (anzi) che Bonucci possa tornare e dettare condizioni. Qualora si verificasse la stessa situazione, la scelta sarebbe molto indicativa. Se Perin cedesse, per amicizia, la maglia, è un discorso. Se la società glielo imponesse, un altro. La sensazione è che l’ex proprietario della numero 19 potrebbe bussare con i guanti nello spogliatoio dove sembra, come sostiene il sito juvenews24, che non abbia né la possibilità né la forza di avere pretese...dunque? Intanto deve tornare. Poi si vedrà...
© RIPRODUZIONE RISERVATA