Uno in più soltanto che un numero. Non proprio. 28 anni e 1 giorno per Giacomo Jack Bonaventura. Il tempo è volato per questa eterna promessa del calcio italiano che sembra sempre giovane, ma che ha già raggiunto la piena maturità calcistica. Arrivato a una “certa età” senza vincere. Complici gli infortuni e una squadra non all'altezza, resta la sensazione che in questo (non più) ragazzo ci sia ancora qualcosa di incompiuto. Beh, Bonaventura è forte. Adesso deve dimostrare le proprie doti in una squadra (finalmente) pronta a competere ad alti livelli.
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Bonaventura, l’eterna promessa del Milan. Sarà “grande” anche fra i “grandi”
Bonaventura, eterna promessa arrivato una “certa età” senza vincere. Montella non lo ha voluto cedere. Adesso il centrocampista rossonero, sinora grande fra i gregari, deve dimostrare di essere all'altezza di una squadra pronta a competere ad...
Il migliore nel Milan peggiore

Due o tre ruoli, identiche garanzie
Bonaventura sta diventando “vecchio” in attesa di vincere con il Milan. Sinora è stato protagonista fra i gregari, ma adesso deve ricostruirsi un'identità fra calciatori di indubbio spessore internazionale. Kessie, Biglia, Calhanoglu, Suso. Tanta concorrenza ma uno stimolo in più per affrontare la nuova stagione da “grande” nel Milan dei “grandi”. Il cambio di modulo potrebbe agevolarlo. Del resto la collocazione tattica non è un problema. Interno nel 4-3-3, mezzala nel 3-5-2, esterno nel 4-2-3-1. Il prototipo del calciatore moderno: di rendimento ovunque, senza eccellere in alcun ruolo. Nel calcio “primitivo” un limite, adesso è un surplus. Nell'economia di una squadra contano più i compiti che i ruoli specifici.In questa ottica Bonaventura offre delle garanzie come nessun altro centrocampista. Già, le garanzie, le promesse, le speranze. Tutto conduce al punto di eterno ritorno: è ora di passare alla cassa...
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