Barbara Bonansea, un tocco rosa nella Hall of fame del calcio italiano. La calciatrice della Juventus ha ricevuto un riconoscimento storico. E ha espresso la propria soddisfazione ai microfoni della FIGC.

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Bonansea, un tocco rosa nella Hall of Fame del calcio italiano
La calciatrice della Juventus ha ricevuto un riconoscimento storico.
PROTAGONISTA - Un premio meritato per una grande interprete del calcio femminile. Movimento che ha fatto sognare gli italiani due estati fa. "Sono scioccata, felice e orgogliosa. Questo premio ha un significato enorme sia a livello personale sia per il movimento calcistico femminile. Significa che stiamo costruendo qualcosa di importante e riconoscibile". Bonansea si associa a nimi notissimi come Morace, Panico, Gabbiadini, Vignotto, Bertolini e la sua compagna in bianconero Gama. "Veramente bello far parte di un gruppo di calciatrici così importanti. E pensare che da piccola ignoravo l'esistenza del calcio femminile. Per quanto riguarda il calcio, ho un nitido ricordo legato al mondiale del 2006, quando avevo 15 anni e andavo a vedere tutte le partite all’oratorio del mio paese. Quei momenti mi hanno fatto comprendere l’importanza della Nazionale, che raggruppa, unisce e ci permette di condividere emozioni. Quando gioca provo sempre qualcosa di particolare. Non pensavo che un giorno sarei riuscita anche io a vestire questa maglia”.

MOVIMENTO - La Bonansea quindi si sofferma sull'importanza del calcio femminile. Un movimento in continua crescita. "Con la Juve e con la Nazionale abbiamo fatto grandi passi in avanti. Prima le ragazze avevano come idoli i calciatori. Adesso siamo noi a rappresentare i loro modelli ed è bellissimo essere presi ad esempio dalle bambine. Quando le incontro mi rivedo nei loro occhi pieni di sogni e aspirazioni. E proprio per questo credo sia arrivato il momento di vincere. Certamente serve tanto impegno e qui in Italia dobbiamo raddoppiare e triplicare gli sforzi perché siamo ancora un po' indietro rispetto agli altri paesi. Negli ultimi anni abbiamo vissuto un grande cambiamento che ci porterà a vivere in prima persona il passaggio al professionismo. Mi piacerebbe poter continuare a dare il mio contributo per lo sviluppo del nostro mondo. La crescita del movimento è sotto gli occhi di tutti, ma bisogna continuare a investire per permettere a chiunque insegue il sogno di giocare a calcio di poterlo raggiungere".
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