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Bodmer a tutto campo: “Ancelotti grande uomo e grande tecnico. Ibra è un UFO, sarà anche arrogante ma…”

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Nei suoi anni al Parco dei Principi, Mathieu Bodmer ha avuto modo di lavorare assieme a tantissimi campioni. Ma nessuno forse gli è rimasto impresso come Zlatan Ibrahimovic. L'ex centrocampista parla anche di Ancelotti e di Dembele…

Redazione Il Posticipo

Giocare in uno dei Paris Saint-Germain più forti di sempre non è roba per tutti. Nei suoi anni al Parco dei Principi, Mathieu Bodmer ha avuto modo di lavorare assieme a tantissimi campioni. Ma nessuno forse gli è rimasto impresso come Zlatan Ibrahimovic. Quando lo svedese è arrivato nel 2012 ha capovolto il club, trasformandolo in positivo. E Bodmer, che si è ritirato da qualche anno, ha ricordato a Goal che senza Ibra forse ora non si parlerebbe così bene del club della capitale francese...

IBRA - "Ibrahimovic? È un UFO. Adoravo il suo atteggiamento e lo adoravo in campo. È un grande calciatore e uno splendido ragazzo, che ha dato molto al Paris Saint-Germain. Si potrebbe anche dire che è un tipo arrogante, ma ha fatto sì che le cose a Parigi cominciassero ad andare nella giusta direzione". In quattro anni, Zlatan ha vinto tutto quello che poteva vincere, tranne la Champions. Vero, il PSG ha disponibilità economiche importanti. Ma se ha potuto permettersi di attirare Neymar, che all'epoca giocava con Messi e che ora se lo ritrova di nuovo in squadra, è anche grazie al quadriennio di Ibra.

RE CARLO - A Parigi, Bodmer ha avuto modo di essere allenato da Carlo Ancelotti. E anche per l'attuale tecnico del Real Madrid non arrivano che complimenti da parte del francese. "Ancelotti è Ancelotti. Quando vedi quanto rispetto ha per lui gente come Zlatan o Thiago Silva, capisci quanto sia un grande allenatore e un grande uomo. Essere guidati da un tecnico come lui è splendido, il giorno in cui ha lasciato il PSG è stata una pessima notizia per il club".

OUSMANE - E poi c'è Dembele, uno che Bodmer ha incrociato quando il calciatore del Barça era ancora giovanissimo, visto che è cresciuto nel club della città dell'ex centrocampista, Evreux. "Dembele è sfortunato, ma quando l'ho visto giocare a 11-12 anno ho pensato 'un giorno sarà tra i candidati al Pallone d'Oro se non manda tutto all'aria. Ho visto anche Hazard a 15-16 anni, ho avuto la stessa impressione. Ousmane è un bravo ragazzo che è continuamente infastidito dagli infortuni. Ma è già campione del mondo e quando è al massimo è immarcabile". Un alieno. Un po'...come Ibra...