É il momento di Federico Bernardeschi. Più per obbligatorietà che per convinzione: giocherà al posto di Mandzukic, squalificato e accanto a Douglas Costa. Un tandem quasi inedito, ma contro la SPAL potrebbe, anzi, dovrebbe, essere più che sufficiente.
calcio
Bernardeschi, la SPAL è un’occasione da non fallire
Contro la SPAL tocca a Bernardeschi. Un occasione da non sciupare per il neo acquisto bianconero, che ha parecchio da farsi perdonare. E soprattutto da dimostrare.
Qualcosa da farsi perdonare
Bernardeschi ha più di qualcosa da farsi perdonare. Allegri non lancia mai subito i nuovi arrivati, ma è altrettanto innegabile che il ragazzo non abbia mai messo in seria difficoltà il tecnico nelle scelte. Una prova scintillante a Bergamo, poi tante, anche troppe intermittenze. Problemi fisici non ne ha. Evidentemente il disagio è da ricercarsi altrove. In un carattere forse ancora da forgiare per entrare a pieno titolo nel mondo Juventus? Anche Dybala, al suo primo anno, ha sofferto un po' prima di esplodere. Il tempo viaggia ancora a favore di Federico, anche se ne ha sempre meno. Il vero problema è il costo del cartellino. Un investimento pesante, da 40 milioni, non può essere giustificato da un gol in 7 presenze. E un minutaggio di appena 160' in campionato e 211' in totale.
Cosa può dare alla Juventus
Con il rientro di Mandzukic, Bernardeschi è chiuso. Allegri non rinuncerà mai al croato. A ben pensarci, la sua unica speranza è una prova maiuscola per convincere il tecnico livornese che la soluzione ideale per questa Juventus è il 4-2-3-1, con l’ex viola, il croato e Dybala alle spalle di Higuain. Una scelta affascinante: Bernardeschi si trova a suo agio a galleggiare fra le linee, innescando l’azione del Pipita o tentare la soluzione personale. Dybala, libero da compiti tattici, seguirebbe istinto e talento scegliendosi, di volta in volta, la “mattonella” ideale dove costruire e inventare calcio. Mandzukic continuerebbe a correre e pressare sulla sinistra. Se funziona, la Juve crescerebbe sul piano tecnico e dell’inventiva. Molto, se non tutto, dipenderà da cosa lascerà in eredità la sfida con la SPAL. Alla Juventus, del resto, funziona cosi: una, al massimo due chance. Non sfruttarle, significa non meritare la maglia bianconera.
(function() {
var referer="";try{if(referer=document.referrer,"undefined"==typeof referer)throw"undefined"}catch(exception){referer=document.location.href,(""==referer||"undefined"==typeof referer)&&(referer=document.URL)}referer=referer.substr(0,700);
var rcel = document.createElement("script");
rcel.id = 'rc_' + Math.floor(Math.random() * 1000);
rcel.type = 'text/javascript';
rcel.src = "http://trends.revcontent.com/serve.js.php?w=82012&t="+rcel.id+"&c="+(new Date()).getTime()+"&width="+(window.outerWidth || document.documentElement.clientWidth)+"&referer="+referer;
rcel.async = true;
var rcds = document.getElementById("rcjsload_e27c7e"); rcds.appendChild(rcel);
})();
© RIPRODUZIONE RISERVATA