Quando si parla del "mondo del calcio" non è un'esagerazione: si definisce un mondo parallelo nel quale il calcio può rappresentare qualsiasi cosa. Soprattutto quando si raggiugnono livelli professionistici. In questo senso, affermarsi ad alti livello è spesso uno strumento di riscatto sociale. Molti calciatori raccontano la propria infanzia difficile che sono riusciti a lasciarsi alle spalle proprio grazie al successo nello sport. Alla lista si aggiunge Benzema.

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Benzema : “I miei modelli sono Ronaldo e Tyson. CR7? La sua partenza mi ha permesso di giocare in modo diverso”
L'attaccante del Real senza peli sulla lingua.
L'UOMO - L'attaccante francese del Real Madrid ha concesso un'intervista ad Icon, rivista di El País, dove ha messo da parte i suoi numeri sul campo portando sotto i riflettori il suo passato complicato. “Vengo da un quartiere in cui non è esattamente facile vivere. Quando vedevo i ragazzi più grandi ben vestiti e con belle macchine, avevo solo un pensiero. Volevo diventare quello che erano loro. Sono un sentimentale, ma non mostrerò mai le mie debolezze anche se le ho. Quando sto male, lo tengo per me. Ho solo un amico, il che dimostra che l'amicizia è molto importante per me". Nonostante la sua infanzia difficile, però, dà un valore limitato al denaro: "Rende le cose molto più facili, ma non servono i milioni per essere felice".

IL CALCIATORE - Il francese di origini algerine spiega anche di non avere dei veri e propri idoli. Nello sport, però ha avuto dei modelli da seguire e che lo hanno ispirato: "Nel calcio è Ronaldo, il brasiliano. Ammiro molto anche Tyson. Li apprezzo molto perché abbiamo qualcosa in comune. Entrambi sono venuti dal basso e sono saliti a poco a poco. E ci soni riusciti senza che nessuno regalasse mai nulla. Non è facile". Il ragazzo è molto grado anche a Zidane. "oltre ad essere un allenatore, è un fratello maggiore".
RONALDO - Un piccolo commento anche sulla sua trasformazione in campo in questo caso, a essere citato è CR7, il fuoriclasse portoghese: “La partenza di Cristiano Ronaldo mi ha permesso di giocare un ruolo diverso. Lui segnava 50 gol ogni anno e io per forza di cose dovevo adattarmi al suo modo di giocare ma era un piacere. Si parla di uno dei calciatori più forti al mondo e sono stato molto contento di aver potuto giocare al suo fianco".
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