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Benevento, Foggia racconta l’impresa: “Inzaghi è cresciuto molto. Gaich? Lo seguivo da tempo”

BENEVENTO, ITALY - NOVEMBER 28: Filippo Inzaghi Benevento Calcio coach gestures during the Serie A match between Benevento Calcio and Juventus at Stadio Ciro Vigorito on November 28, 2020 in Benevento, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il DS dei sanniti rivive le emozioni della vittoria allo Stadium.

Redazione Il Posticipo

Il Benevento si gode il magic moment: la vittoria in casa della Juventus è la più importante della storia di un club che non ha ripetuto gli errori del passato e, una volta tornato in serie A, ha costruito una rosa competitiva per reggere la forza d'urto della massima serie. Fra gli artefici di questo piccolo miracolo, Pasquale Foggia. Il direttore sportivo dei sanniti ha rivissuto emozioni e sensazioni legate alla vittoria allo Stadium. Le sue parole sono riprese da tuttomercatoweb.

EMOZIONI - Neanche il più ottimista dei tifosi immaginava di fare risultato a Torino. Invece è arrivata addirittura la vittoria. "Emozioni indescrivibili. Ho abbracciato forte il presidente Vigorito, un uomo che mette tantissima passione Vincere con la Juventus è di per sé qualcosa di molto importante reso ancora più importante dal momento difficile attraversato dal Benevento nelle ultime settimane. La Juventus comunque resta una squadra fortissima, aspetterei prima di scrivere la parola fine sul suo campionato". Decisivo Gaich. "Lo avevo già notato durante il primo lockdown, lo seguivo da quando giocava in Argentina ed eravamo rimasti in contatto. Non stava vivendo un periodo straordinario in Russia e ho sfruttato l'opportunità per portarlo qui".

PROGRAMMAZIONE - Il Benevento non vuole essere una meteora. La prima esperienza in A è stata disastrosa. L'approccio, questa volte, è stato diverso. "Si parla molto di programmazione e noi avevamo un progetto. La Serie A era un traguardo, ma raggiungerlo così presto non era nei nostri piani. La prima promozione è stata inaspettata. E non eravamo strutturati. Questa esperienza invece viene dopo un percorso diverso. Siamo più completi sotto tanti aspetti anche se, guardandoci intorno, ci sono squadre che sono più attrezzate della nostra. Dobbiamo ancora impegnarci al massimo per centrare un traguardo storico".

INZAGHI - Fra i fautori del miracolo c'è anche Pippo Inzaghi. "Il nostro allenatore è cresciuto moltissimo nella consapevolezza di ciò che può dare alla squadra. Lo scorso anno ha completato un percorso straordinario ma in A serviva uno step in più ed ha inciso in diverso momenti della stagione. Il Benevento ha anche commesso qualche errore d'approccio, forse in qualche partita non ha messo la stessa determinazione vista all'andata ma credo che nell'arco di una stagione possa accadere. Il ritiro è servito, sebbene sia durato appena un giorno. C'è stato un confronto importante, ci siamo ritrovati. La squadra era tornata, si vedeva anche negli allenamenti".