La luce in fondo al tunnel la si comincia a vedere ma... è ancora dura. Nel frattempo, il calcio va avanti e prova a destreggiarsi fra vaccini, divieti e... aeroporti. Anche club e nazionali devono confrontarsi con la pandemia e le misure di prevenzione. La FIFA in questo senso è stata chiara. Un club ha la facoltà di trattenere un calciatore. Finestra aperta e utilizzata già da molti club. E alla coda si unisce anche il Borussia Dortmund che impedisce a Bellingham di tornare in Inghilterra per rispondere alla convocazione in nazionale.

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Bellingham, il Borussia dice no all’Inghilterra. Resta in Germania

DORTMUND, GERMANY - JULY 16: Jude Bellingham poses after he signed a contract with Borussia Dortmund on July 16, 2020 in Dortmund, Germany. As the club announced today, Monday 20 July, 2020, the 17-year-old Englishman has signed a long-term contract with Borussia Dortmund. (Photo by Alexandre Simoes/Borussia Dortmund via Getty Images)
Club e nazionali devono confrontarsi con la pandemia e le sue misure di prevenzione. Il Borussia Dortmund impedisce a Bellingham di tornare in Inghilterra per rispondere alla convocazione in nazionale.
QUARANTENA - Il ragazzo ha 17 anni, ha già esordito in nazionale maggiore lo scorso anno contro l'Irlanda. Impossibile pensare che non fosse entusiasta della chiamata di Gareth Southgate. Per stato di forma e rendimento la chiamata era quasi inevitabile anche se vestire la maglia della nazionale non è mai un fatto da dare per scontato. E neanche farne parte. Come riporta Sportbible, infatti, salvo miracoli dell'ultimo minuto, il ragazzo non partirà per il proprio paese natale. Se il club lo lasciasse andare a giocare le partite di qualificazione ai mondiali contro San Marino, Albania e Polonia, il ragazzo sarebbe obbligato a 14 giorni di quarantena al ritorno e saltare, di conseguenza, due partite di campionato e (almeno) una di Champions League.

ASSENTI - A Dortmund l'ipotesi non è neanche presa in considerazione. Niente di personale. Non è la rivalità con l'Inghilterra a far trattenere il giocatore al Borussia. Il club, infatti, sta gestendo la situazione allo stesso modo per quanto riguarda Giovanni Reyna e la selezione statunitense. Jadon Sancho non sarà sull'aereo per Londra per via del recente infortunio muscolare del 3 marzo ma la sensazione è che anche per lui sarebbe stato un "no". Il Ct inglese continua a sperare che il giocatore venga esonerato dalla quarantena obbligatoria al ritorno in caso risulti negativo al tampone ma non è detto che la regola cambi da qui a fine marzo. A questo punto, una soluzione da studiare appare perlomeno necessaria.
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