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Belgio-Giappone, la profezia al contrario di…Holly e Benji

Il Giappone, nella serie animata, vince il mondiale segnando il gol decisivo in contropiede contro la Germania. La vita però non è un cartoon...

Redazione Il Posticipo

Giappone campione del mondo. Nella fortunatissima serie animata “Holly e Benjy” la nazionale nipponica, forte di una generazione straordinaria di talenti, riesce a vincere il mondiale. Un cartone animato rimasto impresso nella mente di tutti gli appassionati di calcio, tanto che i tifosi del Giappone hanno anche organizzato la scenografia prima dell’ottavo di finale con il Belgio proprio con le immagini di quella...nazionale. Un match chiusosi però in modo traumatico: in vantaggio di due gol ed eliminati con un contropiede beffa in pieno recupero...

FLASHBACK – A tutti i cultori di Holly e Benji non sarà sfuggito il particolare. La realtà rende concreto l’esatto opposto del finale del cartone animato. Già, perché nella serie giapponese il Giappone vince la Coppa del Mondo al termine di un’azione rocambolesca, contro la fortissima Germania, beffandola proprio in contropiede. Nel mondo reale, invece, il Giappone è stato abbastanza ingenuo. Dopo aver sfiorato il gol con una punizione da “tiro della tigre” di Honda, si è fatto ingenuamente sorprendere in contropiede. Quattro tocchi e gol. Alla nazionale di Holly e Benji non sarebbe mai successo.

YUMA – Se Belgio–Giappone fosse stata un cartone animato? Beh, probabilmente, al netto della fantasia di Yoichi Takahashi, anche tecnicamente il risultato sarebbe stato diverso. Quel Giappone disegnato era molto più competitivo, come squadra e collettivo. Holly Hutton avrebbe sicuramente insaccato la punizione concessa all’ultimo con un tiro imprendibile sotto l’incrocio, altrimenti ci sarebbe stata la soluzione di forza con Mark Lenders. E qualora il Belgio avesse provato a partite in contropiede si sarebbe scontrato con Clifford Yuma (il simpatico numero 5 della foto). Più che un muro. Una roccia invalicabile da far impallidire i migliori specialisti del mondo. E se anche in qualche modo Yuma non avesse scaraventato De Bruyne fuori dallo stadio con una spallata, o se fosse stato persino saltato, Benji avrebbe in qualche modo intercettato il pallone che invece è stato depositato in rete da Chadli. Anzi, a pensarci bene, non sarebbe successo proprio nulla. Con quel campo chilometrico e per giunta in salita, il Belgio non avrebbe avuto il tempo materiale di rimontare il 2-0...peccato per i Samurai che la vita non sia un cartoon.