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La lista galactica di Beckham: Rooney, Ancelotti e Ronaldo a Miami nel 2020

L'ex calciatore di Real e Manchester United è il presidente della neonata franchigia MLS di Miami, che inizierà la sua avventura nel 2020 e per la quale ha un progetto tecnico abbastanza importante. Tre nomi? Rooney, Ancelotti e Ronaldo.

Redazione Il Posticipo

Bello essere abituati bene e sapere che quasi nessun desiderio è davvero irrealizzabile. Ed è complicato pensare a qualcosa che David Beckham, icona calcistica e di stile da ormai oltre vent'anni, non possa fare. È stato giocatore e proprietario della leggendaria maglia numero 7 del Manchester United, si è ritagliato il suo spazio nel Real Madrid dei Galacticos, è passato per il Milan ed il PSG e ha rappresentato per ben 115 volte la nazionale di Sua Maestà. Ah, e poi ha sposato una delle Spice Girls ed è apparso su un numero pressochè infinito di riviste, siti e trasmissioni televisive. E ora è il presidente della neonata franchigia MLS di Miami, che inizierà la sua avventura nel 2020 e per cui ha un progetto tecnico abbastanza importante. Tre nomi? Rooney, Ancelotti e Ronaldo. Fattibile? Vediamo...

Rooney, forse il più semplice da raggiungere

L'idea di coinvolgere Wayne Rooney nel lancio del nuovo club di base in Florida è probabilmente la più attuabile delle tre. Wazza, come lo chiamano gli inglesi, è da poco tornato all'Everton, la squadra che lo ha cresciuto e che poi lo ha ceduto nel 2004 allo United, dove nel cuore dei tifosi (e degli sponsor) ha preso proprio il posto di Beckham, partito per Madrid un anno prima. Ma i due, anche se non a Old Trafford, hanno avuto modo di frequentarsi spesso in Nazionale e potrebbero presto incontrarsi di nuovo al di là dell’Atlantico. Nel 2020 infatti Rooney avrà 35 anni e un contratto in scadenza con i Toffees. Possibile dunque che possa accettare la corte del suo amico Beckham e terminare la carriera a Miami.

Ancelotti, dipende dalla Nazionale

Per Carlo Ancelotti la situazione è più complicata e la questione è legata ad un giallo. Anzi, a un azzurro, quello della maglia della nazionale. Molto dipenderà dalla scelta della FIGC, che potrebbe assegnare la panchina dell’Italia all’allenatore tre volte campione d’Europa. Se così fosse, il ciclo di Carletto in azzurro potrebbe durare due anni, quelli che ci separano da Euro 2020, al termine del quale il matrimonio con Miami diverrebbe fattibile. Anche se a ben vedere, qualora Ancelotti si dimostrasse il tecnico adatto alla nazionale, difficile negargli anche l’assalto ai mondiali in Qatar. Se invece la panchina andasse a uno degli altri pretendenti, ci sarebbe da capire chi si aggiudicherà le prestazioni del tecnico di Reggello e per quanti anni. L’impressione dunque è che in futuro potremmo vedere Ancelotti a Miami, ma quasi certamente non...all’inaugurazione della franchigia.

Per Ronaldo ci vuole tempo, ma Beckham può aspettare

E poi c’è Cristiano Ronaldo... Classe 1985, proprio come Rooney, ma una determinazione talmente feroce che è difficile pensare che a 35 anni, nel fatidico 2020, il cinque volte Pallone d'Oro (ammesso che non ne vinca altri nel frattempo) decida di ritirarsi...più o meno a vita privata, calcisticamente parlando, andando a terminare la carriera in un campionato non esattamente competitivo come quello americano. Come nel caso di Rooney, c'è più di qualche romantico incrocio, sparso tra Manchester e Madrid, tra lo Spice Boy e CR7, ma il romanticismo lascia spazio al realismo e fa pensare decisamente che, se proprio il portoghese dovesse decidere di trasferirsi negli USA, sarà molto più tardi. Quando comunque, conoscendolo, farà lo stesso la differenza e quindi Becks sarà più che felice di farne il re di Miami.