Bayern, Renato Sanches si lamenta di nuovo e Salihamidzic sbotta: “Non capisco perchè debba dire queste cose…”

Non cambiare mai idea non è necessariamente una caratteristica positiva, ma anche modificare troppo spesso le proprie opinioni, magari in maniera radicale, non è il massimo della vita. A Monaco di Baviera c'è qualcuno che da qualche tempo chiede di andare via e poi sostiene di voler restare...a giorni alterni. Renato Sanches è ancora un calciatore del Bayern, nonostante alla fine della scorsa stagione i giornali tedeschi avessero riportato un suo sfogo in cui ringraziava il cielo per la fine della sua avventura all'Allianz. Deve essere cambiato qualcosa, visto che a inizio stagione il portoghese ha invece fatto capire che non sarebbe stato un problema rimanere dov'è.

TREVOLTE - O forse no, considerando che sono arrivate nuove lamentele per mancanza di minuti giocati. Lamentele che hanno decisamente fatto innervosire Hasan Salihamidzic, la cui estate, tra le bizze del centrocampista e l'affare Sanè, non è proprio delle più serene. Il DS del Bayern ha approfittato della conferenza di presentazione del nuovo acquisto Cuisance, che dovrebbe contendersi in posto in squadra proprio con Sanches, per spiegare la sua confusione di fronte alle richieste del portoghese. "Renato ha giocato tre volte da quando è iniziata la stagione. Con il Borussia è subentrato, in Coppa di Germania ha giocato da titolare e nell'ultima partita, anche se solo per cinque minuti è entrato in campo".

TUTTO È POSSIBILE - I tabellini non mentono e soprattutto giustificano più la confusione di Salihamidzic che le lamentele di Renato Sanches. E il DS, come riporta AS, è abbastanza sbrigativo al riguardo, oltre che aperto alla tanto sospirata cessione, a patto che il Bayern ottenga ciò che chiede. "Non capisco davvero perchè debba dire queste cose. Vedremo se rimarrà qui. Ho già spiegato lunedì che ogni opzione è sul tavolo fino al due settembre. E oltre a questo, non voglio dire nient'altro sulla questione". Un altro rimprovero per il portoghese, dunque, che ormai rischia di passare alla storia del Bayern come un flop, senza se e senza ma. E soprattutto, come un elemento molto poco costruttivo, soprattutto per quello che riguarda i rapporti con la società e con i media...