Bundesliga nuova, dominio…vecchio. Anzi, vecchissimo, perché il Bayern Monaco nella competizione di casa non ha rivali da ormai dieci stagioni. E sembra proprio che la striscia sia destinata ad allungarsi, almeno a giudicare dalle prime partite giocate. Persino l’addio di Lewandowski pare non aver causato ripercussioni. E come ha già spiegato Salihamidzic, la partenza del polacco ha tolto parecchi alibi ai suoi compagni di reparto. A dare ragione al DS arriva un altro che il club di Säbener Straße lo conosce molto bene: Lothar Matthäus. Nella sua rubrica su Sky Deutschland, il Panzer spiega che senza l’ormai ex bomber il Bayern ha trovato un nuovo equilibrio.

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Bayern, anche Matthäus non rimpiange Lewandowski: “Ora c’è più gioia nel giocare, si respira di più”
Meglio senza Lewa
E che, tatticamente parlando, le difficoltà per gli avversari aumentano in maniera esponenziale.“Si ha quasi l’impressione che il Bayern sia addirittura meglio senza Lewandowski. Io la vedo così. Sembra che ci sia più gioia nel giocare. Il sistema di gioco prima era modellato su Lewandowski e funzionava benissimo, non è mica un problema se un calciatore solo fa 50 gol. Ma adesso ogni giocatore ha la possibilità di dimostrare quanto vale e di respirare un po’. Si vede che tutti giocano un po’ più liberi e in più i calciatori non devono rimanere fermi nella loro posizione, il che dà alla manovra offensiva parecchia flessibilità”.
Come si ferma il Bayern?
Ma come si ferma quella che sembra a tutti gli effetti una macchina perfetta? Il Panzer qualche idea al riguardo ce l’ha… “Il Bayern va in difficoltà quando lo attacchi a inizio manovra. Così facendo, li costringi a fare errori, come hanno già dimostrato in alcuni casi sia l’Eintracht che il Lipsia. Ma il coraggio non basta, gli avversari devono essere più compatti, giocare in maniera aggressiva, stare addosso ai giocatori del Bayern e far sentire loro i tacchetti. E ovviamente non possono permettersi distrazioni, la concentrazione va mantenuta altissima in ogni momento”. Più facile a dirsi che a farsi, come dimostrano le prime due partite della banda Nagelsmann. Anzi, verrebbe quasi da dire che nessuno riesce a fare quello che dice Matthäus…da ormai una decina di anni!
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