Hristo Stoichkov celebra oggi il trentesimo anniversario del suo trasferimento al Barcellona . Per celebrare una data così speciale, l'ex attaccante bulgaro ha scritto una lettera al suo club per raccontare, come riporta il Mundo Deportivo, come si è arrivati alla sua firma e come è stato vivere quel giorno.

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Barcellona, Stoichkov non dimentica: “Devo molto, se non tutto, a Cruijff”
Il bulgaro celebra oggi il trentesimo anniversario del suo trasferimento al Barcellona e svela alcuni retroscena
1990 - Era il 1990, ma tutto era iniziato un anno prima. "Era l'aprile 1989 quando il CSKA Sofía , affrontò il Barcellona in semifinale di Coppa delle Coppe e ho segnato tre gol in 180'. Due al Camp Nou e uno in Bulgaria. Dopo quelle partite Johan Cruyff , ha dato il suo OK alla firma. Alla fine del 1989 avevo già firmato un contratto preliminare con il Barça, ma non l'avevo detto a mia moglie o ai miei genitori. Non volevo che qualcosa andasse storto, quindi rimasi in silenzio fino a quando non divenne ufficiale".
ADATTAMENTO - L'adattamento è stato immediato: "Quando sono arrivato a Barcellona, mi sono ambientato rapidamente. Andavo quasi tutti i giorni al Pompeia Tennis Club, dove oltre a giocare a tennis, facevamo altri sport, andavamo in piscina e incontravo molte persone. Tutti mi hanno trattato alla grande, è stato meraviglioso. Mi sono sentito integrato dal primo momento. E devo dire che ancora oggi mi fermano per strada e mi ringraziano. Devo anche molto, se non a Johan Cruyff .Ha scommesso su di me. Appena atterrato a Barcellona mi disse che avrebbe lavorato al mio fianco sino a che non avessi vinto il Pallone d'Oro. E nel Clasico in cui diedi un pestone all'arbitro, mi aiutò, nelle settimane successive, a restare sempre calmo e a lavorare sul mio carattere"
VITTORIE - Il suo arrivo è coinciso con grandi vittorie: "Dal punto di vista calcistico, gli inizi non sono stati del tutto facili. Ho dovuto adattarmi alla posizione della palla e ho avuto difficoltà. Quando ho capito e assimilato tutti i concetti e i movimenti dello stile di gioco della squadra, tutto ha iniziato a funzionare alla grande. Sono grato a tutti loro e, ovviamente, ai tifosi. Ci sono stati giorni in cui ho sbagliato gol impossibili da fallire, ma il Camp Nou mi ha applaudito e incoraggiato. Senza di loro, quegli anni non sarebbero stati possibili. Da Miami, un grande abbraccio, soprattutto in questi giorni difficili per tutti. Visca Barça ! 100%! "
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