Silenzio, parla Miralem Pjanic. Il bosniaco, uno degli acquisti di punta della scorsa estate, sta vivendo un momento complicato a Barcellona. Il sogno di giocare con la maglia blaugrana non si sta sviluppando esattamente come l'ex Roma e Juventus aveva immaginato. Koeman lo ha fatto giocare quasi sempre in Champions League, ma in Liga lo impiega con il contagocce e considerando che l'avventura europea è terminata lo spazio per il centrocampista rischia di essere poco. Ma Pjanic non si arrende e in un'intervista al MundoDeportivo spiega che chi pensa che la sua avventura al Camp Nou sia già in procinto di terminare ha capito decisamente male...

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Barcellona, parla Pjanic: “Non sono venuto qui per andarmene dopo un anno. A Koeman chiedo solo due o tre partite…”
Silenzio, parla Miralem Pjanic. Il bosniaco, uno degli acquisti di punta della scorsa estate, sta vivendo un momento complicato a Barcellona. Ma non si arrende e spiega che chi pensa che la sua avventura al Camp Nou sia già in procinto di...
DESTINO - "Non ho firmato con il Barcellona per andarmene l'anno successivo, ma per fare la storia di un club che è stato nel mio destino da parecchio tempo. Quando avevo 16 anni mio padre si è visto con i dirigenti del Barcellona, che volevano acquistarmi per la squadra B. Io ero già al Metz e non avevamo capito quanto la squadra B fosse importante per questo club, quindi ho deciso di cominciare la mia carriera in Francia, ma ho sempre seguito con attenzione quello che faceva il Barcellona. Poi due anni fa Abidal voleva comprarmi, ne abbiamo parlato, ma il club aveva investito parecchio su Griezmann e non c'era abbastanza denaro per comprare me. Ho dovuto aspettare ancora per vivere il sogno di essere un calciatore del Barcellona". Sogno che però ha portato finora a un risveglio abbastanza brusco.

KOEMAN - Il che comunque non sembra spegnere il fuoco che Pjanic ha dentro. "Sono venuto qui per vincere la Champions League, questo è il mio obiettivo… E quest'anno voglio aiutare la squadra a vincere campionato e coppa, questa è la mia mentalità, non mi arrendo mai. Se non gioco, la mattina successiva mi alleno ancora più duramente affinché l'allenatore si renda conto che non sono uno che si arrende facilmente. Non ho saltato gli allenamenti neanche un giorno, anche se sono arrivato più tardi per colpa del COVID-19. Quando ho cominciato ad avere i sintomi non potevo crederci… Durante la preparazione Koeman ha detto di stare tranquillo, di ritrovare la forma senza mettermi fretta. Però poi è stato complicato entrare nelle rotazioni. Il tecnico non è uno che parla molto con i giocatori, quindi quello che devo fare è continuare a lavorare per farmi trovare pronto quando c'è bisogno di me. A lui chiederei solamente continuità, due o tre partite per poter mostrare il mio calcio. È un qualcosa di cui qualsiasi calciatore avrebbe bisogno, ma continuo a lavorare ogni allenamento per guadagnarmi questa opportunità". E solo il tempo dirà se l'olandese gliela vorrà concedere...
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