Quando una cosa funziona e anche molto bene, forse è il caso di provarla più volte. E chissà se è questo quello che hanno pensato al Barcellona quando hanno deciso di portare al Camp Nou Lucas Román. Di chi si tratta? Di un attaccante argentino diciottenne, mancino, con passaporto italiano e che ha già giocato nelle giovanili dell'Albiceleste. Ricorda qualcuno? Beh, meglio non fare troppi paragoni, perchè una pressione del genere non si può mettere a un classe 2004, ma il suo arrivo in Catalogna certamente lascia un senso di malinconia per quello che è stato l'addio di Leo Messi. E che il Barça ci conti, anche se Román partirà dalla formazione B, lo dice la clausola rescissoria: 400 milioni di euro.


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Barça, clausola da 400 milioni per “El Pocho” Román, il diciottenne argentino…che ricorda un vecchio amico!
Affare da 1 milione
—Come racconta Marca, il calciatore argentino sin da quando era un bambino è detto Pocho, esattamente come prima di lui un altro suo connazionale (stavolta non mancino), l'ex Napoli Lavezzi. È nato a Buenos Aires, nel barrio di Caballito, e fino a qualche ora fa era un giocatore del Ferro Carril Oeste, la squadra con cui è sceso in campo da quando aveva sette anni. Poi è arrivato il Barça, con un'operazione che secondo Olè "si è chiusa a 1,1 milioni, con 3,5 milioni di bonus a obiettivi per il futuro. Al club andrà il 65% della somma, mentre il restante 35% sarà diviso tra i calciatore, la sua famiglia e il suo procuratore. E il Ferro Carril Oeste avrà il 15% di una eventuale futura vendita".
Attaccante mancino
—Insomma, al contrario del Real, che spende 80 milioni per Endrick, i catalani puntano a un metodo abbastanza collaudato nel corso degli anni. Il primo allenatore che si troverà Román tra le mani è Rafa Marquez, uno che il grande Barça lo conosce abbastanza bene e che ora guida la squadra B. E nelle sue dichiarazioni ai media ufficiali del club, l'argentino spiega che si metterà a disposizione del suo tecnico per giocare...ovunque. "Sono molto emozionato e darò il meglio possibile. Sono davvero un privilegiato a essere qui. Sono un attaccante esterno o un trequartista mancino, posso giocare su tutto il fronte d'attacco, cerco sempre di puntare l'uomo e di lavorare per la squadra". Ricorda sempre di più qualcuno? Alla Ciutat Esportiva forse non lo dicono, ma in fondo ci sperano...
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