Inter, la pista Bale non è percorribile. Non ha senso neanche pensarci. Il gallese non rientra, né potrebbe farlo nei piani nerazzurri: per un paio di buoni motivi. In primis, il ruolo. L’Inter ha bisogno di rinforzi a centrocampo, piuttosto che sulle fasce, sebbene il contributo di Perisic sia intermittente. In secondo luogo, l’inaccessibilità al credito: non ci sono i soldi e anche se ci fossero, non sarebbe un’operazione contemplata.

BALE? IMPOSSIBILE – Un eventuale quanto improbabile arrivo dl gallese, fra costo del cartellino e ingaggio, sforerebbe il centinaio di milioni di euro. Un investimento che ha un rischio d’impresa troppo alto, considerata l’età del calciatore e la sua tendenza agli infortuni. E poi c’è il Fair Play Finanziario che restringe e condiziona il mercato nerazzurro almeno sino al 2019. Del resto non serve una laurea in economia: se il colpo Pastore è sfumato proprio per questioni legate ai soldi, figurarsi Bale. Molto più semplice, nonché utile, concentrarsi su obiettivi realistici. In questo senso l’Inter ha due trattative ben avviate, complici gli ottimi rapporti fra la società nerazzurra, l’Atalanta e la Sampdoria.
PRAET – L’obiettivo dell’Inter è rinforzare il centrocampo. E Spalletti ha già individuato l’alternativa “sostenibile” sotto tutti i punti di vista, tecnico ed economico, è Praet della Sampdoria. L’idea è di ricalcare, in tutto e per tutto, la trattativa Skriniar. Un investimento che ha portato sulla sponda nerazzurra dei navigli uno dei migliori difensori centrali del campionato a prezzo di “saldo”, considerato il valore attuale del cartellino. Praet ha tutto per ripercorrere le orme del difensore slovacco, così come l’Inter per convincere la Sampdoria. Soldi più contropartite tecniche da pescare nel ricchissimo vivaio nerazzurro o fra i meno utilizzati della rosa.
CRISTANTE – Se il focus si spostasse su Cristante, forse sarebbe tutto ancora semplice. I rapporti fra le società nerazzurre vanno oltre il calcio. Percassi e Zhang hanno interessi comuni anche in Cina e in Italia. L’operazione Gagliardini, in questo senso, è un precedente: se l’Inter si presenta con il contante (o anche una contropartita tecnica interessante) la trattativa si mette immediatamente in discesa.
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