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Atalanta, Luca Percassi: “Le nostre strategie non cambiano anche senza Champions”

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In vista del rush finale che vede i nerazzurri impegnati su due fronti l'amministratore delegato spiega che le strategie del club resteranno immutate.

Redazione Il Posticipo

La Dea attardata in campionato. Non è la stessa Atalanta delle scorse stagioni. Non poteva, fra infortuni e cali di forma che hanno falcidiato, a fasi alterne, interi reparti. Luca Percassi però rilancia. In vista del rush finale che vede i nerazzurri impegnati su due fronti l'amministratore delegato spiega che le strategie del club resteranno immutate. Le sue parole sono riprese dall'Eco di Bergamo. 

CHAMPIONS -  Il ceo tiene a sottolineare che centrare o meno il quarto posto non cambierà le prospettive del club. Anche se non rinuncia affatto all'idea di raggiungerlo. "Non succederà niente se a maggio prossimo non saremo qualificati per la prossima Champions. Del resto non fa parte della storia dell'Atalanta essere stabilmente nell'Europa che conta. Le nostre strategie non cambieranno. Il punto di partenza è e resta l'equilibrio nella gestione e la crescita del club sarà proporzionale a quella dei ricavi. I soci ci hanno scelto perché apprezzano il nostro modello di gestione. L'Atalanta non sarà indebolita, anzi resterà sempre competitiva. E comunque da qui alla fine della stagione tutti i traguardi sono ancora percorribili. In campionato poi ci sono ancora nove partite da giocare e credo sia giusto non rinunciarvi".

SOCI - Inevitabile parlare dell'ingresso dei nuovi soci. "Era una opportunità e l'abbiamo raccolta. Se ci sono occasioni per ampliare e migliorare il club ci facciamo trovare pronti. Siamo solo all'inizio del nuovo percorso. Le potenzialità legate al mondo di Pagliuca sono enormi e forniranno un apporto decisivo dal punto di vista commerciale, anche se il punto di partenza è sempre quello. Ricordare chi siamo e da dove veniamo. Lavoreremo sodo senza perdere di vista gli scenari sportivi ed economici".

PROSPETTIVE -  La Champions potrebbe essere raggiunta anche attraverso l'Europa League anche se essere su un percorso seppur prestigioso è diverso dall'arrivare in fondo. "Da qui alla finale restano cinque partite, la strada è lunghissima.  Il Lipsia a mio avviso vale il Bayern Monaco sebbene abbia caratteristiche diverse.  Affronteremo la sfida come al solito, senza paura e con l'entusiasmo di misurarci a questi livelli. Ci aspettano sfide di prestigio che a mio avviso non toglieranno energie al campionato".