Aston Villa-Liverpool, Critchley racconta il… miracolo di Klopp: “Jurgen ci ha mandato un messaggio all’intervallo e…”

Quando si parla di Jurgen Klopp, difficile non definirlo uno dei migliori allenatori del mondo. Uno di quelli che a una sagacia tattica fuori dal comune aggiunge uno spirito di squadra incredibile. Complicato trovare un calciatore che ne parli male, molto più semplice cercare testimonianze di chi per l'uomo di Stoccarda si getterebbe tra le fiamme. E l'ultima frontiera del Klopp-pensiero arriva direttamente dalla partita di Carabao Cup tra Aston Villa e... la primavera del Liverpool. I Reds, guidati da Neil Critchley, hanno dovuto schierare l'Under-23 nella Coppa di Lega, visto che i grandi sono in Qatar a giocarsi il Mondiale per Club. Ma Klopp non gli ha fatto mancare il supporto.

IMPATTO - Il tecnico tedesco, ha spiegato l'allenatore per una sera, ha visto la partita dei ragazzini direttamente dall'albergo e in compagnia di tutta la squadra. I primi quarantacinque minuti di certo non saranno stati allegrissimi, visto che i giovani con la maglia rossa hanno (come era naturale che sia) sofferto l'impatto contro un avversario che non si è fatto impietosire dalla strana situazione. Ma dopo il 4-0 all'intervallo, l'Under-23 del Liverpool ha giocato una ripresa completamente diversa, riuscendo a subire solo un gol. L'Aston Villa si è fermato? Forse no, visto che come racconta Critchley a SkySports ci ha messo lo zampino Klopp.

MESSAGGIO - "Ci è arrivato un messaggio da Jurgen alla fine del primo tempo. Ci diceva di continuare a essere coraggiosi e di giocare come stavamo facendo. Stava guardando la partita con lo staff e con i giocatori e sono certo che sia molto orgoglioso di come abbiamo giocato". Di certo il tedesco ha avuto anche da parte dei ragazzini la sfrontatezza che chiede alla sua squadra. E nonostante il 5-0 finale, anche chi è sceso in campo si è goduto un momento splendido. "Andateglielo a dire ai miei ragazzi che è stata una serataccia per loro...", ha spiegato Critchley. "Io sento solo un senso di orgoglio enorme". E la presenza di Klopp. Che c'è sempre, anche quando è a migliaia di chilometri di distanza.