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Arsène Wenger trova una squadra di livello… mondiale

Dal suo addio all'Arsenal si è parlato molto del futuro di Arsène Wenger. In queste ultime ore era stato accostato al PSG ma ora potrebbe aver trovato un impiego di livello mondiale: alla FIFA.

Redazione Il Posticipo

Ci sono gli allenatori di calcio e poi ci sono le leggende della panchina di una squadra. E se al Manchester United la storia è stata fatta da Sir Alex Ferguson grazie a tante scoperte, a varie soddisfazioni e molti titoli a Londra, vale lo stesso per il signor Arsène Wenger. L'ex tecnico francese ha lasciato l'Arsenal la scorsa estate dopo ben ventidue anni di servizio durante i quali è nata la leggenda dei Gunners invincibili. Certo, le cose non sono andate sempre bene: soprattutto negli ultimi anni, la squadra faceva molta fatica e molti hanno cominciato a gran voce a chiedere l'esonero del francese. Alla fine, tra molte lacrime, l'addio è arrivato e da allora ci sono molti rumors attorno all'allenatore, che lo accostano a varie squadre in tutto il mondo. Ma forse, la sua nuova squadra potrebbe essere proprio quella del... mondo.

NIENTE PSG? - Già, stando a quanto riporta Le Parisien, l'ex allenatore dell'Arsenal sarebbe atteso a giorni a fianco del presidente Gianni Infantino al quartier generale della FIFA. Pare che un addetto lo stia aspettando a Zurigo. Niente PSG, quindi? Non si sa. Per il momento quelle circolate sembrano semplici indiscrezioni ma potrebbe essere una buona occasione per il sessantanovenne di guardare il mondo del calcio da una prospettiva nuova.

ASIMOV - Stando ad altre indiscrezioni riportate dalla stessa fonte, però, Arsène Wenger non sembrerebbe del tutto convinto di cambiare vita accettando questo nuovo incarico da Responsabile dello sviluppo tecnico, un ruolo che lo vedrebbe alle prese con innovazione tecnologica nel gioco e nell'arbitraggio. Certo, questo ruolo potrebbe sembrare più o meno azzeccato viste le sue profezie in stile Isaac Asimov del tipo: "si decideranno le sostituzioni con i social". Insomma, tutto ciò è un po' inquietante ma se la FIFA decide di puntare su di lui un motivo ci sarà: anche perché avere un professionista della sua esperienza e con le sue competenze nell'organizzazione federale non sarebbe affatto male.